Se avete in casa un po’ di acqua di cottura delle verdure, non troppo salata, utilizzatela per impastare della buona e sana pasta fatta in casa. E non preoccupatevi che anche se l’acqua è viola e saporita come la mia, la pasta non ne risente né nel colore né nel gusto!
Ultimamente sono un po’ fissata con l’idea del riciclo creativo in cucina.
No, non sto parlando delle polpette e simili con la carne e il pane avanzati, ma di dolci, pasta fatta in casa, focacce e condimenti preparati con i pezzetti di tutto un po’ che rimangono nel frigorifero.
La mezza carota, lo spicchio di cipolla, le bucce di patate e le varie acque di cottura
diventano ingrediente di ispirazione per nuove ricette,
o per una variante delle tradizionali: come questa pasta di semola.
Sinceramente, speravo le mie farfalle acquistassero un bel colore blu-viola ( indaco forse? Non ho mai ben capito in realtà che colore sia l’indaco..), e magari un retrogusto di cavolo cappuccio,
e invece sono rimaste del tipico colore e sapore della pasta fresca.
Ma se avete bambini a casa, volete mettere impastare della farina con la magica pozione blu ( indaco, viola..)? E come qualcuno mi ha fatto notare, ci ho messo pure il cuore nel fare la fontana!
PASTA FATTA IN CASA CON ACQUA DI VERZA
( per due persone)
300 ml farina di semola
150 ml acqua di cottura
Semplice e veloce: create la fontana sulla spianatoia,
ricavate un foro centrale e aggiungete a poco a poco l’acqua.
Impastate per bene, lasciate riposare giusto il tempo di preparare mattarello e piano di lavoro.
Stendete la sfoglia ad uno spessore di 3 mm al massimo,
con il mattarello o a macchina, come preferite.
Con una rotella seghettata ritagliate dei rettangoli della misura che preferite: più piccoli per la minestra
o più grandi per la pasta. Pizzicateli nel mezzo per ottenere le farfalle.
Cuocete in abbondante acqua salata per 5 minuti o meno in base alla dimensione.