Para frittus sardi (frittelle di Carnevale)



“Para frittus”, frati fritti, fatti fritti. Sono nomi un po’ bizzarri, ma se li pronunciate in Sardegna tutti sapranno che desiderate mangiare una buonissima ciambella fritta, morbida e profumata di arancia, cosparsa di zucchero semolato. I para frittus (in italiano ‘frati fritti’, si pensa per via della forma ad aureola di questo dolce) non hanno nulla a che fare con i krapfen o i bomboloni: si tratta di un impasto più complesso e ricco, con un quantitativo maggiore di uova e tanta scorza di agrumi, che colora l’interno di un giallo intenso. La forma caratteristica è quella a ciambella, diffusa nel Cagliaritano, nel Medio Campidano e un po’ in tutta la Sardegna. Se preferite, potete anche dar loro una forma tonda, senza anello, simile ai krapfen. Potete persino farcirli con della crema pasticcera, confettura o cioccolata. Anche se sono ottimi da soli, soprattutto gustati appena fatti, per sentire il profumo e il gusto delle arance e dello zucchero. Visto che siamo in periodo di Carnevale, vi lascio la ricetta come possibile alternativa alle solite, ma sempre buone, frittelle o zeppole. E, visto che ci sono, vi ricordo di provare anche le crispelle di riso e le sfinci di ricotta, ricette tradizionali siciliane che in periodo di Carnevale sono una golosità assoluta! Buona giornata!

Ingredienti per circa 15 para frittus (a ciambella o tondi):

  • 500 grammi di farina 00
  • 50 grammi di zucchero semolato
  • 50 grammi di burro
  • un pizzico di sale fino
  • 6 grammi di lievito di birra secco o 12 grammi fresco
  • 250 millilitri di latte intero
  • 2 uova intere
  • la scorza grattugiata di una arancia biologica e/o di un limone biologico
  • olio extravergine di oliva per friggere, quanto basta
  • zucchero semolato per guarnire i parafrittus, quanto basta


Potete preparare l’impasto per i “para frittus” sia nella planetaria sia a mano. In quest’ultimo caso, dovrete lavorarlo con un po’ di pazienza perché è un impasto morbido, ma le frittelle verranno bene ugualmente.

Procedimento. Mettere in un pentolino il latte, la scorza di arancia e di limone grattugiate, il sale e il burro. Cuocere a fuoco bassissimo, finché il burro non si sarà sciolto. Lasciare intiepidire il latte a temperatura ambiente (circa 22 gradi). Non deve assolutamente essere caldo altrimenti i dolci non lieviteranno.

Sbattere le uova con 50 grammi di zucchero (non dovete montarle ma solo amalgamare le uova), aggiungere la farina setacciata e impastare grossolanamente. Unire il lievito di birra sciolto in pochissima acqua e il latte scaldato in precedenza. Lavorare l’impasto con cura: dovete ottenere un composto lucido, giallo e incordato (un po’ come quando preparate le brioche), morbido e leggermente appiccicoso. Mettere l’impasto in una ciotola, coprire con pellicola per alimenti e lasciare riposare per 40 minuti circa in un ambiente caldo.

Para frittus sardi (frittelle di Carnevale)

Riprendere l’impasto, infarinare abbondantemente il piano di lavoro e prelevarne un po’ con un cucchiaio. Lavorarlo sulla spianatoia infarinata in modo da ottenere un cordoncino, unire i lembi tra loro e quindi ricavarne una ciambella. Potete anche, come ho fatto io, stendere l’impasto (sempre sul piano di lavoro ben infarinato) con un mattarello e, usando un coppa pasta, ricavare dei tondi. Proseguire fino ad esaurimento dell’impasto facendo tondi o ciambelle e metterle su un canovaccio pulito ben infarinato. Quindi, coprire con un canovaccio umido e ben strizzato e lasciare riposare i para frittus per due ore circa o fino al raddoppio del loro volume.

Scaldare abbondante olio di arachide (anticamente si usava lo strutto) e friggere le frittelle a fuoco medio: vi consiglio una temperatura costante di 160-165 gradi circa. I dolci devono friggere in modo uniforme, cuocendo al loro interno, ma senza colorire eccessivamente all’esterno. Una volta che le ciambelle saranno dorate, scolarle con cura dall’olio in eccesso e rotolarle nello zucchero semolato, in modo che ne siano completamente ricoperte. Dovete attendere una decina di minuti prima di gustarle, fino a che avranno raggiunto la giusta consistenza esterna e la giusta temperatura interna. Buon appetito!

Altre ricette simili a questa:

VAI ALLA RICETTA


Nessun commento...

Inserisci un Commento

Devi effettuare il Login per inserire un commento.

[an error occurred while processing this directive]
[an error occurred while processing this directive]