Passeggiando tra vie e piazze di capitali europee e città del mondo, vi può essere capitato di imbattersi in una mucca a grandezza naturale tutta colorata. A Milano a Roma e a Parigi ho assistito a un’invasione pacifica di mucche in vetroresina dai colori incredibile e dai messaggi più stani.
La CowParade ha, infatti, conquistato metropoli in tutto il mondo raccontando la creatività attraverso un messaggio sociale in grado di coinvolgere e far riflettere. L’occupazione colorata ha reso le città belle e ha permesso a grandi e piccini di giocare, individuarle tutte e scegliere la più bella.
La finalità della manifestazione è quella di veicolare i valori positivi della socialità e dell’aggregazione, della creatività e dell’arte fruibile ed accessibile al grande pubblico e un’occasione per far conoscere gli artisti emergenti che trovano un modo insolito per emergere dal quasi anonimato.
Il Cow Parade ha anche una finalità sociale, poiché in un’asta pubblica vengono raccolti fondi per beneficenza.
Secondo voi ci siamo fermati alle mucche? Pare proprio di no, infatti nel vecchio west americano mi sono imbattuta nei bufali e nei bisonti.
A Custer in South Dakota, ad esempio, ogni anno viene realizzata una mostra chiamata “Custer Stampede” che vede impegnati diversi artisti che raccontano le proprie emozioni artistiche proprio su un bisonte, simbolo dello stato.
Qui si trova il Custer State Park, uno dei luoghi più selvaggi che rimane nel paese. Situato nelle Black Hills del South Dakota, il parco ospita una immensa varietà di fauna selvatica ed un magnifico paesaggio che attraversa 71.000 ettari, ma soprattutto 1.300 bufali o bisonti che vivono tra le praterie e le colline del Custer State Park.
E se volete vivere veramente il vecchio west e sentire la terra tremare, nel primo week end d’autunno si svolge il Custer State Park Buffalo Roundup, un evento in stile Old West durante il quale i mandriani e i rangers radunano i circa 1.300 bisonti del parco.