Immaginate di vivere in povertà. Quella vera intendo, non quella del dopo crisi economica, dove tutti ci siamo impoveriti, ma in realtà nessuno di noi soffre la fame. Immaginiamoci la povertà vera, quella di mia nonna che ogni giorno si ingegnava per mettere a tavola 12 persone con nulla. Dove l’estro tamponava la mancanza di materie prime. Perchè proprio oggi queste riflessioni? Perchè oggi è la giornata di Petronilla per il Calendario del Cibo Italiano, al secolo Amalia Moretti Foggia, che agli inizi del secolo scorso, fu autrice di una vera e propria rivoluzione nelle cucine di tutta Italia. Con lo pseudonimo di Petronilla, la Moretti Foggia, dalle pagine del La Domenica del Corriere, insegna alle donne a cucinare piatti interessanti con poca spesa e soprattutto con le limitazioni dettate dall’autarchia e dalla miseria nel periodo tra le due guerre. Celebrare questa grande personaggio, oggi per me vuol dire mettermi alla prova, ed è per questo che partecipo al Topic contest Menu a 3 euro. Non è facile cucinare con l’occhio al portafoglio per me, ma credo nelle sfide e voglio provarci. Quindi tenendo fermi i punti di una normale cucina casalinga, cioè la classica piccola dispensa con olio, sale, pepe, ed un pizzico di spezie varie, realizzerò un menu 3 portate per 2 persone a meno di 3 €, composto da un apetizer, un piatto principale ed un dessert.
Nota: un personaggio di questo calibro merita un approfondimento che in questo post già lunghissimo, non riesco a dare ma che troverete cliccando qui
Nota: un personaggio di questo calibro merita un approfondimento che in questo post già lunghissimo, non riesco a dare ma che troverete cliccando qui
L’apetizer
Ingredienti per 2 persone
- 120 g di ceci lessati, ben scolati
- Olio extra vergine di oliva
- 1 cucchiaino di farina
- 1/2 cucchiaino di zenzero in polvere
- pepe a mulinello
- un pizzico di polvere di limone (la ricetta la trovate qui)
Preparazione
Scolare i ceci dall’acqua di cottura e farli asciugare su carta da cucina. Condirli con un filo d’olio extra vergine di oliva, zenzero, sale e pepe. Spolverarli di farina, mescolarli bene ed infornarli a 200° per circa 30 minuti. Toglierli dal forno, spolverarli di polvere di limone, farli raffreddare e servirli.
Analisi dei costi :
- 40 g di ceci secchi equivalenti a 120 g di ceci cotti – 500 g di ceci € 1,79 costo piatto €0,14
Per un totale di € 0,14 per 2 porzioni
Il piatto principale
- 40 g di ceci secchi equivalenti a 120 g di ceci cotti – 500 g di ceci € 1,79 costo piatto €0,14
Per un totale di € 0,14 per 2 porzioni
Il piatto principale
Ingredienti per 2 persone
per gli gnudi
- 250 g di ricotta di pecora
- 25 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
- 2 uova medie
- 500 g di ortica (solo le foglie)
- 1 spicchio di aglio
- 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
- 1 pizzico di sale
- un pizzico di noce moscata
- un pizzico di zenzero in polvere
- pepe nero appena macinato
- farina di tipo 2 q.b. (circa 100 g)
per la salsa
- 20 g di burro biologico
- 20 g di farina 00
- 200 ml di brodo vegetale (fatto con 1 pezzetto di carota, 1/2 cipollina piccola e 1/2 costa di sedano)
- un pizzico di sale
- un pizzico di pepe
- un pizzico di curcuma
Preparazione
Per gli gnudi
Come prima operazione far scolare la ricotta, lasciandola sopra ad un colino a maglie sottili con sotto un contenitore per la raccolta del liquido. Tenere tutto in frigo per almeno 4/5 ore, meglio tutta la notte.
Pulire accuratamente l’ortica usando dei guanti per impedire irritazioni della pelle, selezionare solo le foglie, lavarle e metterle in una pentola senza sgocciolarle (l’ortica deve cuocere senza aggiunte di acqua) a fiamma bassa. Far cuocere circa cinque minuti, giusto il tempo che l’ortica si ammorbidisca e lasciar raffreddare.
Strizzare l’ortica dall’acqua di cottura (anche senza guanti, in cottura le proprietà urticanti si perdono) e farla saltare con l’olio e lo spicchio d’aglio per asciugarla ed insaporirla. Aggiustare di sale, lasciar raffreddare e tritare a coltello. In una ciotola, unire la ricotta scolata, il parmigiano grattugiato, l’ortica saltata, il pepe appena macinato, la noce moscata, lo zenzero in polvere, un pizzico di sale e mescolare tutto accuratamente.
In un piatto adagiare la farina ed appoggiarci un po’ di impasto, rotolandolo nella farina fino a realizzare delle palline di circa 3 cm di diametro. Man mano che gli gnudi vengono formati appoggiarli su un piatto leggermente infarinato. Far riposare gli gnudi per almeno mezz’ora, in frigo. Estrarli e rotolarli nuovamente nella farina, eliminando quella in eccesso. Intanto mettere a bollire l’acqua in una casseruola bassa e larga. Appena arriva all’ebollizione e calare gli gnudi pochi alla volta e appena vengono a galla scolarli con un mestolo forato.
Per la vellutata alla curcuma
In un pentolino fondere il burro e con la farina formare un roux come meglio dettagliato qui. Versare quindi il brodo vegetale bollente e far addensare sul fuoco mescolando bene. Aggiungere le spezie, salare pepare. Stendere la salsa sul piatto di portata, distribuirci sopra gli gnudi, guarnire con parmigiano a scaglie e gocce di salsa.
Nota: la porzione che si realizza con questa dose, è normale, non è quella fotografata, sono circa 10 gnudi a testa
Analisi dei costi :
- 250 g di ricotta costo € 0,69
- 20 g di Parmigiano Reggiano 24 mesi costo € 9,00 al kg, quindi 20 g = €0,18
- 120 g di farina costo a kg 0,79 costo per gli gnudi € 0,09
- 6 uova costano € 1,49 quindi 2 costano € 0,49
- 250 g di burro €1,30 quindi 20 g € 0,10
Per un totale di € 1,55 per 2 porzioni
- 250 g di ricotta di pecora
- 25 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
- 2 uova medie
- 500 g di ortica (solo le foglie)
- 1 spicchio di aglio
- 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
- 1 pizzico di sale
- un pizzico di noce moscata
- un pizzico di zenzero in polvere
- pepe nero appena macinato
- farina di tipo 2 q.b. (circa 100 g)
per la salsa
- 20 g di burro biologico
- 20 g di farina 00
- 200 ml di brodo vegetale (fatto con 1 pezzetto di carota, 1/2 cipollina piccola e 1/2 costa di sedano)
- un pizzico di sale
- un pizzico di pepe
- un pizzico di curcuma
Preparazione
Per gli gnudi
Come prima operazione far scolare la ricotta, lasciandola sopra ad un colino a maglie sottili con sotto un contenitore per la raccolta del liquido. Tenere tutto in frigo per almeno 4/5 ore, meglio tutta la notte.
Pulire accuratamente l’ortica usando dei guanti per impedire irritazioni della pelle, selezionare solo le foglie, lavarle e metterle in una pentola senza sgocciolarle (l’ortica deve cuocere senza aggiunte di acqua) a fiamma bassa. Far cuocere circa cinque minuti, giusto il tempo che l’ortica si ammorbidisca e lasciar raffreddare.
Strizzare l’ortica dall’acqua di cottura (anche senza guanti, in cottura le proprietà urticanti si perdono) e farla saltare con l’olio e lo spicchio d’aglio per asciugarla ed insaporirla. Aggiustare di sale, lasciar raffreddare e tritare a coltello. In una ciotola, unire la ricotta scolata, il parmigiano grattugiato, l’ortica saltata, il pepe appena macinato, la noce moscata, lo zenzero in polvere, un pizzico di sale e mescolare tutto accuratamente.
In un piatto adagiare la farina ed appoggiarci un po’ di impasto, rotolandolo nella farina fino a realizzare delle palline di circa 3 cm di diametro. Man mano che gli gnudi vengono formati appoggiarli su un piatto leggermente infarinato. Far riposare gli gnudi per almeno mezz’ora, in frigo. Estrarli e rotolarli nuovamente nella farina, eliminando quella in eccesso. Intanto mettere a bollire l’acqua in una casseruola bassa e larga. Appena arriva all’ebollizione e calare gli gnudi pochi alla volta e appena vengono a galla scolarli con un mestolo forato.
Per la vellutata alla curcuma
In un pentolino fondere il burro e con la farina formare un roux come meglio dettagliato qui. Versare quindi il brodo vegetale bollente e far addensare sul fuoco mescolando bene. Aggiungere le spezie, salare pepare. Stendere la salsa sul piatto di portata, distribuirci sopra gli gnudi, guarnire con parmigiano a scaglie e gocce di salsa.
Nota: la porzione che si realizza con questa dose, è normale, non è quella fotografata, sono circa 10 gnudi a testa
Analisi dei costi :
- 250 g di ricotta costo € 0,69
- 20 g di Parmigiano Reggiano 24 mesi costo € 9,00 al kg, quindi 20 g = €0,18
- 120 g di farina costo a kg 0,79 costo per gli gnudi € 0,09
- 6 uova costano € 1,49 quindi 2 costano € 0,49
- 250 g di burro €1,30 quindi 20 g € 0,10
Per un totale di € 1,55 per 2 porzioni
Il dessert
- 80 g di panna fresca
- 50 g di zucchero semolato
- 22 g di uovo intero (è circa metà uovo)
- un pizzico di zenzero in polvere
- un pizzico di cannella
- un pizzico di semi di anice
- 1/2 bacca vuota di vaniglia (cioè dove i semi siano già stati utilizzati per altre preparazioni)
per il caramello
- 20 g di zucchero semolato
- 5 g di acqua
per la salsa
- caramello avanzato
- 1 bicchiere d’acqua
per la noce caramellata
- 1 noce
- salsa al caramello (4 cucchiai)
- 1/4 di cucchiaino di burro
Un paio d’ore prima di iniziare la preparazione, mettere la panna in una ciotolina con le spezie e farla riposare in frigo. Dopo 2 ore, versare la panna in una casseruola, unire lo zucchero e scaldare senza far bollire, mescolando finchè tutto lo zucchero non si è sciolto.
Preparare il caramello e rivestire gli stampini (qui, qui o qui le descrizioni per prepararlo senza errori e per caramellare gli stampi a dovere).
Appena caramellati gli stampini, portare ad ebollizione mezzo bicchiere d’acqua e versarlo nel pentolino dove è stato fatto il caramello. Mettere sul fuoco e mescolare accuratamente finchè il caramello attaccato al pentolino non si è sciolto ed ha formato una salsa fluida. Lasciarla addensare sul fuoco, lasciandola però liquida. Così si recupera il caramello che inevitabilmente resta attaccato alle pareti e rende difficile perfino la pulizia dell’utensile.
In un padellino antiadernte versare 4 cuchiai di salsa al caramello, farla ririrare e quando sarà leggermente solidificata, mescolare il tutto ed unire la noce sgusciata e tritata grossolanamente. Mescolare bene, in modo che i pezzetti di noce siano rivestiti di caramello. In un piatto, adagiare un pezzetto di carta forno e versare il composto, avendo cura di separare i vari pezzi di noce, lasciar solidificare.
Preriscaldare il forno a 180°. Poi, in un ciotola, sbattere bene l’uovo. Filtrare la panna e versarla sull’uovo. Mescolare bene e versare il composto negli stampini caramellati. Inserire gli stampini in una teglia da forno con il bordo alto e riempirla di acqua fino a metà. Inserire in forno per 25/30 minuti. Verificare la cottura con la lama del coltello. Cioè se inseriamo in un budino la lama del coltello, questa deve uscire pulita. Far raffreddare nell’acqua, poi trasferire in frigo per qualche ora.
Si serve sformato in un piattino, decorato con la salsa al caramello ed i pezzetti di noce caramellati.
- 250 g di panna costo € 1,29 per il dolce usati 80 g quindi costo € 0,41
- 1 kg di zucchero costo €1,90 per il dolce usati 70 g quindi costo € 0,13
- 6 uova costano € 1,49 per il dolce usato 1/2 uovo quindi costo € 0,25
- 1 kg di noci costa € 11,00 quindi 1 noce (20 g) costa € 0,22
Per un totale di € 1,01 per 2 porzioni
Totale dei 3 piatti € 2,70, quindi sfida vinta.
Si può fare un menu per 2 con solo € 3, occorre solo un po’ di fantasia e di arte di arrangiarsi come ci ha insegnato Petronilla.
Totale dei 3 piatti € 2,70, quindi sfida vinta.
Si può fare un menu per 2 con solo € 3, occorre solo un po’ di fantasia e di arte di arrangiarsi come ci ha insegnato Petronilla.
Quanto sopra fa parte del Calendario del Cibo Italiano