Scrivere dopo aver letto nuovamente il post di Patty non è cosa semplice.
Non ho avuto una gran fortuna coi nonni: solo una. L’altra è morta quando nacqui, mio nonno materno è morto giovane e quello paterno dava del lei a mio padre: la dice lunga su come fosse affettuoso.
Non voglio parlar di nonni, anche se l’età con questo post c’entra abbastanza. Ci sono sapori che non avete mai apprezzato e che con l’andar avanti del tempo scoprite di amare? Sembrerà un gioco di parole, ma l’amaro è quello che sto scoprendo ultimamente.
Forse perché con gli anni le papille gustative ti s’incartapecoriscono?
Odiavo il sapore amaro, invece negli ultimi tempi l’apprezzo sempre di più.
Inoltre ho scoperto le arance di un’azienda siciliana, Arance da Gustare, di cui mi sono innamorata e temo il finire della stagione.
Questo il frutto: la mia prima marmellata d’arance!
2 chili di arance bionde di Sicilia Tarocco1 chilo di zucchero ho diminuito le dosi perché le arance in questione sono molto dolci di loro
il succo di 2 limoni
2 cucchiai abbondanti di buon Rum
Pelate la buccia di un’arancia togliendo accuratamente solo la parte arancio e tagliatela a julienne sottili. Mettete acqua fredda in un padellino, aggiungete la scorza a julienne. Portate a ebollizione quindi scolate. Ripetete l’operazione 3 volte. Questo serve ad eliminare l’amaro dalle scorzette. Tenete da parte.
Adesso comincia il lavoro più lungo. Dovete pelare al vivo le arance. Usate un coltellino affilato con lama a seghetto e togliete quanto più bianco riuscite perché nella cottura è proprio lui a rilasciare l’amaro.
Versate la polpa dell’arancia in una larga pentola (possibilmente antiaderente) ed aggiungete lo zucchero. Mescolate e cuocete a fiamma vivace per almeno 40 minuti. La frutta comincerà a schiumare ma non c’è bisogno che togliate la schiuma. Piano piano, con la cottura, si assorbirà.
Dopo c.ca 40 minuti, il composto sarà ancora liquido. Se a voi piace la marmellata senza pezzetti di frutta, potrete a questo punto passare velocemente il mixer a immersione, altrimenti lasciate tutto così com’è ed aggiungete le scorzette. Proseguite la cottura per almeno altri 30/40 minuti, monitorando la densità della marmellata. Scegliete il vs. grado di cottura, ma ricordate che raffreddandosi la marmellata diventa più “dura”. Io ho preferito lasciarla un po’ più morbida.
Una volta pronta (se volete, fate la prova piattino, ovvero controllate se una goccia di marmellata versata sul piattino scivoli fluida o molto lentamente. Nel secondo caso la marmellata è pronta), spegnete la fiamma e versate il succo dei limoni ed il rum nella marmellata ancora calda. Mescolate bene e versate immediatamente in vasetti sterilizzati. Tappate con cura e capovolgete. Fate raffreddare e conservate al fresco, possibilmente in un luogo lontano dalla luce.
Se attendete un mese prima di consumarla, sarà sicuramente ancora più buona.