Il cinque maggio, l’associazione ” Il Cortile di Cerere Aps” in occasione della cena a tema collegata con il Cenacolo d’autore, relazionato da Angelo Crescente sul “Dio dell’abbandono“, ha voluto omaggiare lo scudetto del Napoli con il piatto più Napoletano di sempre : lo Scarpariello ( una ricetta tradizionale napoletana nata nei quartieri spagnoli). Ci siamo accorti, sui social, che quasi tutti hanno adottato “lo scarpariello” come piatto campione d’Italia. Un piatto semplice, oggi rivisitato con pochi ingredienti per un sapore unico e travolgente.
Lo scarpariello è un piatto nato nei Quartieri Spagnoli, dove un tempo vivevano gli “scarpari“, cioè coloro che riparavano e aggiustavano le scarpe. Secondo la leggenda il giorno dedicato allo scarpariello era il lunedì, giorno di chiusura degli “scarpari” dove, con gli avanzi del sugo della domenica, cotta la pasta, univano abbondante formaggio grattuggiato regalato dai clienti meno abbienti, che non potevano permettersi di pagare il conto.
Ingredienti:
Procedimento
In una padella fate soffriggere a fuoco lento lo spicchio di aglio fresco e il basilico fresco con l’olio extra vergine di oliva. Non appena l’aglio sarà imbiondito, aggiungete il pomodoro, aggiustate di sale e lasciate cuore per circa 30 minuti, aggiungendo acqua calda se si asciuga troppo. Potete prolungare la cottura a piacere (anche due ore), il pomodoro risulterà molto saporito. Cuocete gli ziti in acqua saltata bollente, scolateli al dente e trasferiteli nella padella con il sugo di pomodoro. Saltate gli ziti insieme a una manciata di pecorino e amalgamatela bene.
Servitela con qualche foglia di basilico fresco. Le foto sono della giovanissima e bravissima fotoreporter Margherita Di Fuccia.