Le focacelle

Bisogna sapersi premiare. Quotidianamente. Trovare una cosa specifica al giorno che ci faccia sorridere, che sia solo per noi, una cosa per coccolarci. Può sembrare un po’ medievale come concetto, eppure io lo sposo appieno questo medioevo. Mi sembra che quando ci si abitua a premi continui, alla fin fine niente sia premio. Sto parlando anche della capacità di saper dosare, centellinare i premi che ci concediamo. Ad esempio, se il mio premio della giornata stabilisco sia una puntata della mia serie preferita. Allora che sia una puntata, non 18. Se guardo 18 puntate della mia serie preferita allora il mio non sarà più un premio ma qualcos’altro che ha a che fare con la dipendenza o l’insaziabile sete di conoscenza o magari addirittura con un’attività professionale. Se il mio premio della giornata decido sia comprarmi qualcosa di carino non posso uscire da Max Mara con tre sacchetti extra large. I tre sacchetti extra large non significano premio o conforto, significano guardaroba nuovo. Il guardaroba nuovo è una necessità, non un premio. Se – ultimo esempio – mio marito prepara le focaccelle e io decido che tre focaccelle, una per tipo, saranno il mio premio non posso far fuori l’intero vassoio. Far fuori l’intero vassoio di focaccelle non significa premiarsi. Tutt’altro.

COSA&QUANTO
  • 500 g farina di cui 20% di Manitoba e restante 00
  • Un cubetto lievito birra
  • Olio
  • Sale
  • Acqua 
  • Sale grosso
  • semi di zucca
  • olive taggiasche
  • semi di papavero

COME
Fai il classico vulcano di farina
Nel cratere, o fontanella che dir si voglia, aggiungi per prima cosa un pizzico di sale, quindi il cubetto di lievito di birra in pochissima acqua.  
Impasta poco e aggiungi 4 cucchiai di olio.
Impasta per 10 minuti almeno .
Fai una palla, una croce sulla palla, e metti a riposare per due ore la palla coperta con uno strofinaccio pulito.
Dopo due ore la palla sarà lievitata.
Impasta per pochi secondi, quindi fai le focaccelle
Stendi bene le focaccelle con le dita e condisci ogni focaccella a piacimento. 
Il marito ha usato sale grosso, olive, semi di zucca e semi di papavero
Ungi una teglia e versa su ogni focaccella un filo d’olio e una sprizzata d’acqua.
Questo è il segreto: l’acqua scende sotto l’olio e va nei buchi che hai fatto quando hai steso le focaccelle con le dita. 
Inforna a 200 gradi nel forno ben caldo, mi raccomando.
Cuoci fino a doratura delle focaccelle.
Sì, mi piace un sacco dire “focaccelle“.

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