La Piadina Romagnola

Ricetta della mia amica Lucia Sarti
Origini

Diverse sono le ipotesi sull’origine della piadina e sulla sua forma e impasto originale. 
Fin dagli antichi Romani ci sono tracce di questa forma di pane
La prima testimonianza scritta della piadina risale all’anno 1371
Nella Descriptio Romandiolae, il cardinal legato Anglico de Grimoard
ne fissa per la prima volta la ricetta: “Si fa con farina di grano intrisa d’acqua e condita con sale. 
Si può impastare anche con il latte e condire con un po’ di strutto”. 
I prodromi dell’odierna piada possono essere individuati anche in una focaccia a base 
di farina di ghianda e altre farine povere in uso in tempi antichi nel territorio del Montefeltro.

Note dal sito Wikipedia

☙☙☙☙


Può essere mangiata come surrogato del pane per accompagnare 
varie pietanze nel corso del pasto.

La piadina è molto versatile, può essere mangiata con tutto, 
per i cascioni ( o cassoni, o crescioni) le farciture sono infinite,  
provatela con tutti i vostri ingredienti preferiti e non sbaglierete! 

La versione tradizionale ha lo strutto (perché un tempo era il condimento principale in ogni casa ricavato dalla lavorazione del maiale) 
e rimane molto morbida,  si può sostituire anche con l’olio, 
consiglio però di usare quello di semi.


Ora passiamo alla ricetta:



Ingredienti per 4 persone:





Procedimento:
Mettete l’acqua in un pentolino sul fuoco, aggiungete lo strutto (o l’olio)
 ed il sale e fate sciogliere.
Quando lo strutto si è sciolto lasciate leggermente intiepidire poi versate il composto 
in una ciotola capiente con la farina.

Impastate energicamente con le mani il tutto e formate una palla, 
che metterete in un sacchetto per alimenti in frigo per almeno 30 min.
Al termine di questo riposo l’impasto è più compatto ed omogeneo, 
formate delle palline e stendetele con il matterello.
Cuocete le piadine sulla piastra calda sul fuoco girandole spesso e bucandole quando si gonfiano, sono pronte quando si dorano da tutte le parti.
Disponetele uno sopra l’altro su un piatto grande da portata e farcite a piacere!

Nota importante:

La prima viene sempre più secca in cottura, per evitare questo basta “sporcare” la teglia 
molto calda con un pezzo d’impasto prima di cuocere.









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