#AccaddeOggi
giovedì 1° maggio 1890
La scintilla scoccò nella patria del capitalismo e della catena di montaggio, quando migliaia di operai scesero in strada per chiedere condizioni di lavoro più eque, trovando però la feroce repressione delle istituzioni. Nel ricordo di quei drammatici momenti, quattro anni dopo, il Primo Maggio divenne la Festa dei lavoratori.
L’avvento della Seconda rivoluzione industriale (1870-1920) e la conseguente trasformazione dell’economia in senso industriale e capitalistico (basata principalmente sulla scoperta di nuove fonti d’energia come l’elettricità e il petrolio) produssero profondi cambiamenti nel tessuto sociale, contribuendo alla nascita di un coordinamento internazionale tra i movimenti operai.
Il primo tentativo in tal senso fu operato con l’Associazione internazionale dei lavoratori, più tardi ribattezzata Prima Internazionale, nata a Londra per iniziativa del filosofo ed economista tedesco Karl Marx e in cui confluirono le diverse correnti ideologiche che caratterizzavano il proletariato di Inghilterra, Francia e Italia: dai socialisti agli anarchici passando per i repubblicani mazziniani.
L’obiettivo immediato dell’associazione fu di migliorare la condizione dei lavoratori, partendo dalla limitazione della giornata lavorativa ad otto ore. In nome di questa battaglia si formò un ampio consenso tra gli operai statunitensi, riuniti nella federazione sindacale denominata Federation of Organized Trades and Labor Unions. Quest’ultima stabilì che a decorrere da sabato 1° maggio 1886, nelle fabbriche non si sarebbero superate le otto ore di lavoro al giorno.
Di fronte alla…Continua a leggere>>
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