Il miele di sulla

Il miele di sulla è un miele molto particolare, prodotto soprattutto nel centro- sud della nostra penisola in cui l’Erba Sulla è coltivata.

È un’ottima pianta foraggera, ricca di proteine e quindi particolarmente nutriente per il bestiame. In agricoltura, viene anche utilizzata per la rigenerazione del terreno. Permette, infatti, di fissare l’azoto nel suolo. Per tal motivo, viene inserita fra le diverse colture cerealicole per fertilizzare il suolo e migliorarne la resa.

I suoi fiori sono particolarmente apprezzati, motivo per cui in molti luoghi la sulla viene coltivata anche come pianta ornamentale. Fioriscono nel periodo compreso fra aprile e giugno. I campi coltivati a sulla in quel periodo dell’anno si colorano infatti di porpora, creando paesaggi particolarmente suggestivi.

I bei fiori di sulla, però, non sono solo gradevoli alla vista. Sono anche una ricca fonte di nettare per le api. Esse, raccogliendo la preziosa sostanza di fiore in fiore, ne consentono la fecondazione.

Caratteristiche del miele di sulla

Il miele di sulla è un miele a rapida cristallizzazione, formando cristalli medi o fini. Quando è ancora allo stato liquido, ha un colore che va dal trasparente al giallo paglierino, per poi virare al bianco-beige quando cristallizzato. È bene ricordare che la cristallizzazione è un processo naturale che interessa il miele e ne dimostra la sua genuinità in quanto non sottoposto a lavorazioni industriali. Alcune tipologie di miele, per loro composizione, non tendono alla cristallizzazione, mentre per altri può essere un processo più o meno veloce.

Ha un sapore molto delicato, con note vegetali o con componenti fruttate. Il miele prodotto nelle regioni del Sud Italia possono anche presentare un aroma agrumato, dovuto alle numerose coltivazioni di agrumi della regione.

Il profumo non è particolarmente significativo: viene spesso descritto come profumo generico di miele con note vegetali e di paglia.

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Il miele di sulla ha una concentrazione molto alta di fruttosio. È anche ricco di ferroramezincomagnesio e manganese, il che lo rende un ottimo alleato per atleti e sportivi. Sono anche presenti vitamina A, C e alcune del gruppo B. Il miele di sulla apporta numerosi benefici al nostro organismo. Ha un effetto depurativo e disintossicante, oltre a essere una preziosa fonte di energia facilmente assimilabile. Gli vengono riconosciuti anche effetti diuretici e lassativi e se ne consiglia l’applicazione su brufoli e acne. Come tutte le altre tipologie di miele, infine, è particolarmente indicato per contrastare mal di gola e tosse.

Ricette con il miele di sulla

Il sapore delicato rende il miele di Sulla un prezioso ingrediente in molte ricette. Viene spesso impiegato nella preparazione di dolci, come ad esempio il torrone, ed è molto apprezzato come dolcificante di tisane e bevande. Interessante è sicuramente il suo abbinamento con alcuni tipi di formaggio, come il caprino e la ricotta. Infine, è anche largamente utilizzato per la preparazione di creme e salse.

Un’idea particolare e dolcissima per aprire il pranzo: i crostini alle mele, Brie e miele.

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Io ho deciso di utilizzare il buonissimo miele di sulla nella preparazione di un dolce persiano, simbolo di questa pasticceria e famoso in tutto il mondo: La Baklava.

Ingredienti

  • 12 fogli di pasta phillo
  • 200 g di burro
  • 200 g di noci
  • 200 g di mandorle
  • 100 g di pistacchi
  • 400 g di zucchero
  • 100 g di miele
  • il succo di 2 arance
  • la scorza di 1 limone bio
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere
  • 100 ml di acqua

Preparazione

Tritate con un robot da cucina le noci, le mandorle e i pistacchi in modo non troppo fine, non dovrete ottenere una farina.

Fate sciogliere il burro e lasciatelo intiepidire.

Mettete in una ciotola la frutta secca, 100 g di zucchero, la buccia del limone grattugiata e la cannella. Mescolate bene.

Rivestite una teglia rettangolare con la carta forno. Spennellate la base con un pochino di burro fuso. Adagiate sopra un foglio di pasta phillo e spennellatelo con altro burro, ricoprite con un altro foglio e continuate in questo modo fino a usare 6 dei 12 fogli a disposizione.

Versate la frutta secca su tutta la base di pasta phillo, premete con il dorso di un cucchiaio e livellate bene. Spennellate la superficie con il burro. Coprite con un foglio di pasta fillo, spennellate con il burro e continuate a formare gli strati di pasta fino a esaurimento. Spennellate anche l’ultimo strato. Con un coltello affilato incidete il dolce ancora crudo per ricavare piccoli quadrati.

Cuocete in forno caldo a 170 °C per circa 45 minuti o fino a quando la superficie sarà ben dorata.

Nel frattempo preparate lo sciroppo. Spremete le 2 arance e filtrate il succo. In un pentolino unite il succo delle arance, i 300 g di zucchero, il miele e 100 ml di acqua. Portate sul fuoco e fate bollire lo sciroppo finché non si riduce di circa la metà. Fatelo intiepidire e tenetelo in frigo.

Sfornate il dolce e, senza sformarlo, bagnatelo con lo sciroppo freddo facendo attenzione a farlo penetrare all’interno delle fessure. Lo sciroppo deve essere assorbito completamente.

Lasciate riposare il dolce un paio d’ore a temperatura ambiente prima di servire.

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Seminiamo fiori per salvare le api

La frase, o motto, “seminiamo fiori per salvare le api” riassume perfettamente il progetto di cui vi so per parlare, incentrato sui preziosi insetti impollinatori e sulla loro salvaguardia. Esso è nato grazie alla passione e all’impegno di gruppo di giovani ragazzi, che hanno unito le loro forze per inseguire un obiettivo ambizioso, ma concreto.

Se un giorno le api scomparissero dalla Terra, i danni sarebbero devastanti e irreparabili. Questo perché esse non si limitano a fornirci i prodotti dell’alveare, ma sono responsabili circa del 70% dell’impollinazione delle specie vegetali globali, di conseguenza anche le coltivazioni agrarie sarebbero a rischio. Il risultato sarebbe il drastico calo della produzione complessiva di cibo, provocando seri danni alla sopravvivenza stessa di moltissime specie animali e dell’uomo.

Sono tanti i progetti umanitari e solidali già avviati, pensati per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema, purtroppo non molto conosciuto. Uno di questi è “Salva le api”, il progetto che invita a unire le forze per contrastare un problema mondiale che riguarda tutti. Nato in Piemonte, precisamente in provincia di Cuneo, è stato ideato dai due fondatori Alessandro Bazzano e Alessandro Viglione. Una squadra che si impegna giornalmente al raggiungimento di traguardi che vedono una realizzazione concreta, come la semina di nuovi fiori, dando così un apporto decisivo all’agricoltura sostenibile. Un grande impegno che però necessità di supporto e aiuto esterno.

Si può decidere di sposare il progetto in svariati modi, ognuno può infatti dare il proprio contributo in base alle proprie preferenze e modalità. Sul sito web www.salvaleapi.org ci si può registrare per diventare un volontario oppure fare una donazione scegliendo un importo a proprio piacimento.

Il sito è anche un e-commerce dove poter acquistare uno o più vasetti di miele tra le tipologie proposte, devolvendo in questo modo parte dell’importo al progetto di “Salva le api”. Un singolo acquisto sul sito può fare la differenza, sia perché per ogni vasetto acquistato si riceveranno i semi dei fiori melliferi da piantare nei vasi di casa e ornare finestre, balconi e giardini; sia perché grazie ai ricavi dei vasetti il progetto avrà più fondi per finanziare l’acquisto di nuove piante e fornire agli insetti impollinatori maggiore nutrimento e garantirgli così una sopravvivenza più lunga. Da qui il motto del progetto: “seminare i fiori per salvare le api!”

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