Cosa fare quando ancora oggi sentiamo affermazioni del genere?
Ovvio: trattare male chi dice sciocchezze a cuor leggero.
Se non esistesse il Covid allora vivremmo tutti tranquilli, i morti sarebbero solo un’invenzione, il lockdown mondiale solo un complotto e tutti potremmo stare sereni.
Ma la realtà è ben diversa.
Gli ospedali si affollano ed i casi aumentano.
E’ vero che non per tutti questo virus porta alla morte ma non va preso assolutamente alla leggera. IL RISCHIO C’E’ e questo nemico invisibile può colpire gli affetti a noi più cari.
E non è vero che una volta preso si diventa immuni.
Sono tante le domande che assillano la nostra mente.
Cerchi risposte?
Allora ti invito a controllare questo sito: LE FAQ DEL MINISTERO
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Online un vero archivio che cerca di dare stabilità, equilibrio tra la salvaguardia primaria della salute pubblica e l’esigenza di contenere l’impatto delle restrizioni sulla vita dei cittadini, tra il sostegno al riavvio del sistema economico produttivo e la sicurezza dei lavoratori.
INTERNET E’ PIENO DI FAKE NEWS
Resta informato, evita sempre i post che girano sui social-media ed affidati esclusivamente a fonti ufficiali
Le cinque regole
Qualche tempo fa LA STAMPA diramò 5 regole per contrastare le fakenews
1. BUONSENSO: Quando è troppo bello, triste, toccante o scandaloso per essere vero, spesso non è vero, oppure non è esattamente come viene riportato. Quando è troppo “virale” per essere vero, spesso non è vero.
2. Cercare per immagini: Google permette di fare la ricerca inversa delle immagini, quindi partire da una foto e capire dove è già stata postata. È una pratica molto utile in casi di manifestazioni con foto di folle oceaniche, attentati e altre immagini condivise a scopo informativo.
3. Verificare nomi, posizioni e dati: First Draft è un sito dedicato al giornalismo che ha racchiuso in una comoda pagina una serie di tool per la ricerca e la verifica di immagini, nomi, account Twitter e Facebook, meteo, video di Youtube con cui potete rapidamente verificare una serie di dati importanti, come ad esempio i dati EXIF di una foto che, in alcuni casi, possono fornirvi addirittura informazioni sul luogo in cui è stata scattata una foto e persino la macchina fotografica utilizzata. Una sorta di impronta digitale dell’immagine.
4. Controllo dei social: Siete sicuri che la notizia viene condivisa da una persona reale? Se non concosci chi condivide l’informazione, ha pochi amici, scarse interazioni, dati personali poco chiari e condivide solo post di terzi, spesso senza commento, probabilmente è un account fasullo.
5. Capire la fonte: Purtroppo anche i siti più autorevoli cadono vittima di errori di verifica, ma tendenzialmente non danno notizie palesemente false. Se la notizia vi arriva da siti che simulano il nome di una testata più blasonata, da siti che condividono solo notizie ad alto contenuto emozionale, da fonti non verificati o da immagini condivise su internet senza alcuna fonte (magari da pagine che vivono di questo) allora forse è il caso di farsi venire qualche dubbio.
Chiedi a VERA
Le notizie false hanno conseguenze sulla vita reale. Su questo portale puoi fare domande per verificare le informazioni sulla Covid-19. P A R L A C O N V E R A
Questo portale aiuta gli utenti a orientarsi meglio nell’oceano di contenuti legati alla Covid-19 grazie a una conversazione interattiva, molto simile a quelle che si usano tutti i giorni sui propri smartphone per messaggiare con amici e parenti.
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L’articolo IL COVID NON ESISTE – sconfiggiamo le fake news proviene da Ristorazione con Ruggi.