Si è rinnovato per la seconda volta al Moera di Avella l’appuntamento per festeggiare la notte di San Lorenzo.
Come per la prima edizione, di stelle cadenti manco a pagarne ( ormai anche la notte di San Lorenzo non è più la stessa, al passo coi tempi che cambiano …potrebbe essere un’idea il lancio di lanterne….io la butto là! ), ma la mancanza di perseidi è stata ben ampiamente sostituita da cascate di sapori e cibarie di alta qualità, che Francesco Fusco e Diana Fierro, i padroni di casa, hanno offerto in una bella serata organizzata in collaborazione con Laura Gambacorta, con la partecipazione di professionisti e produttori del gusto, e tanti tanti amici intervenuti, per il piacere di stare insieme e gustare cose buone in un ambiente “green”La serata (suddivisa in tre “step”) è stata aperta dalle pizze fritte di Francesco Gallifuoco della pizzeria Franco di Napoli accompagnate dalle bollicine selezionate da Fabio Oppo.
Le freselle (del panificio Mascolo, cosi come il pane della serata) sono state le protagoniste del secondo “step” di gusto della serata: Francesco Fusco, gli chef Paolo Barrale, stellato del Marennà di Sorbo Serpico, Giovanni Arvonio de La Taberna del Principe di Sirignano, Basilio Avitabile di Masseria Guida di Ercolano, Mirko Balzano del ristorante Triglia di Avellino, Maurizio De Riggi del Markus di San Paolo Bel Sito, Francesco Fierro di Sushiarìa di Salerno e Simone Profeta de La Locanda del Profeta di Napoli, si sono sbizzarriti… con ingredienti e prodotti dell’orto del Moera o forniti dai produttori sponsor della serata, hanno preparato sfiziose, fantasiose e gustose variazioni, valorizzando la fresella, che in genere è bagnata con acqua e farcita con una semplice insalata di pomodori. Col sottofondo musicale live del duo composto da Alessandro Vitiello (guitar) e Mirella Schisano (vox), la serata prosegue con le degustazioni di bontà salate, un vero trionfo per vista, gusto e olfatto, con formaggi e latticini Le Forme del Latte, le creme spalmabili de La Malvizza, i formaggi di Carmasciando, i pomodorini del piennolo di Giolì, il pescato della pescheria Granatello e le carni e i salumi della macelleria Buonanno. Ad accompagnare queste eccellenze i vini delle aziende irpine Canonico & Santoli e Antichi Coloni, entrambe di Paternopoli.Il terzo “step”, il più dolce della serata ha visto anche qui professionisti e produttori di gusto, Vanilla Ice Lab, Pasticceria Pesce 1860 e Nocciole Noccioro con dolci e gelati che raccontano un po’ anche la storia oltre che il territorio: gelato a base di latte e ricotta di bufala, (ingredienti già presenti ai tempi della Caserta borbonica) con miele e amarene per la “Coppa dei Borbone”, e gelato alla nocciola con nocciole avellane, di Noccioro (in degustazione anche la deliziosa crema spalmabile Noccioro 45).
E una pioggia di nocciole avellane anche per l’ormai celeberrima Cassata Avellana della Pasticceria Pesce 1896, particolarmente ricca di profumi.
A concludere, liquore alla canapa di Iocanapa.bio , una giovane azienda di Caivano (Na) che si occupa della coltivazione di canapa a fini produttivi di liquori e alimenti e degustazione di sigari, cioccolato e rum a cura del Club Ambasciatori dell’Italico..
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