Gnocchi al “pesto” rosso.

Ti svegli, guardi il cielo: nuvole. Pensi sia il caldo, l’afa, l’umidità che poi sparisce per far posto ad un sole che spacca le pietre. Vai a lavorare e parcheggi la macchina esattamente dalla parte opposta dell’ufficio perché, santi numi, nella tua cittadina semideserta i parcheggi liberi sono un miraggio e ti domandi dove caspiterina sia tutta questa gente che prende la macchina e la parcheggia vicino al tuo posto di lavoro! Insomma, ti fai un paio di km a piedi e già grondi di sudore perché l’aria sembra si sia trasformata in una sorta di slimer appiccicaticcio e fastidioso. Arrivi a destinazione, ti asciughi la fronte, tiri un respirone per evitare di seguire l’istinto che ti farebbe arrandolare le scarpe con il tacco per dare refrigerio e riposo ai piedi ma non puoi farlo perché “semplicemente” sei a lavoro, non nella beatitudine di casa. Decidi quindi di andare a prendere un caffé macchiato, proprio al bar preferito, quello in cui ti fanno una schiumina morbida morbida che ti rimette in pace col mondo. Nel frattempo, il cielo diventa sempre più plumbeo. Ti fermi un attimo in profumeria, chiedi un correttore in stick e la commessa te ne porta uno in crema perché – a sentire lei – questo in crema ti copre le rughe di espressione (e mancano 2 settimane ai 31 anni, ndr). Pensi: ma cosa ho fatto di male per meritarmi questo?! Bah, va beh, incassi il colpo e vai a lavoro – in perfetto orario – ma fuori il cielo si è scurito così tanto che in ufficio ti pare di essere rinchiuso in un loculo dal buio che c’è. Beh, poco male: c’è da lavorare, quindi zero distrazioni. Finisci il turno, felice di potertene tornare a casa e di poter portare a termine il progetto delle scarpe col tacco arrandolate come una furia appena varcata la soglia di casa, quando noti che sta diluviando
e ti ricordi che tu non hai l’ombrello
e capisci che il meteo ti ha simpaticamente preso in giro
e realizzi che devi fare 2 km sotto il diluvio universale.
Bene, molto bene.
Arrivi alla macchina che sei il pulcino pio appena uscito dall’uovo, sali in macchina, corri a casa e non puoi scaraventare le scarpe altrimenti, bagnata come sei dalla testa ai piedi, lasceresti le impronte sul parquet. Quindi arrivi in cucina, stanca di tutto questo arzigogolìo, prendi una pentola, la riempi d’acqua ed accendi l’induzione al massimo: hai deciso che vuoi ascoltare il tuo stomaco che sta brontolando dalle 11.00 del mattino – e sono le 12.30! Ti spogli alla velocità della luce, ti infili la tuta, ti leghi i capelli umidi, corri in cucina, butti gli gnocchi nell’acqua bollente, apri il frigo, prendi il pesto rosso. Santi gnocchi che cuociono in un misero minuto – forse anche meno: li scoli, li condisci e te li mangi direttamente dalla ciotola con la schiumarola alla mano e con una spolverata di Grana 16 mesi che ti fa leccare i baffi!
Bene, adesso le pene della mattina sono solo un ricordo. Adesso il mondo ti sorride e tu sorridi al mondo. La vita diventa improvvisamente bellissima e le disavventure riescono a rubarti un sorriso.
La ricetta del “pesto” – che proprio pesto non è – a seguire.

Ingredienti per 2 persone.

200 grammi di Ricotta di mucca, 30 grammi di Pomodori secchi (no sott’olio), una decina di foglie di Basilico fresco, Sale fino, Olio extravergine d’Oliva, 160 grammi di Gnocchi di Patate, Pepe nero macinato al momento.

Procedimento.

Per prima cosa si prepara il “pesto.” Nel bicchiere del frullatore ad immersione si versa la ricotta, si aggiunge un cucchiaio generoso di olio extravergine d’oliva, un pizzichino di sale, i pomodori secchi precedentemente fatti sbollentare per pochi minuti in acqua bollente e tagliati a pezzettini, le foglie di basilico appena colto e sminuzzate a mano. Si passa il tutto al frullatore, ottenendo una crema vellutata. Si versa quindi il condimento in una ciotolina e si copre con olio extravergine. Si tiene in frigorifero (e si consuma entro un paio di giorni). Nel frattempo si lessano gli gnocchi in acqua bollente appena salata – considerate che nel pesto ci sono i pomodori secchi, quindi andate cauti con il sale! Appena gli gnocchi salgono, si raccolgono con la schiumarola e si versano in una pirofila in cui si aggiunge il pesto. Si mescola bene e con delicatezza e se necessario si ultima con un altro giro di extravergine e con una spolverata di Grana 16 mesi. Si porta subito a tavola e si gusta immediatamente!

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