Tutto ciò che viene dalla mia cucina
è cresciuto nel cuore.
(Paul Eluard)
Io amo la pasta brioche, tra i lievitati è in assoluto la mia preferita, sia dolce che salata o meglio dovrei dire sia salata che dolce, perché tra le due versioni adoro particolarmente quella dolce. La sua sofficità, il suo profumo, la sua versatilità rendono ogni colazione speciale. Ho sempre amato la colazione, soprattutto quelle lente e tranquille della domenica mattina, ma ora da quando lavoro in smart working posso godere di tempi più tranquilli tutti i giorni e quindi approfitto per preparare spesso dolci leccornie. Il lato positivo di questo nuovo metodo di lavoro è proprio nel tempo guadagnato e nella qualità della vita migliorata. Si lavora di fatto di più, almeno per professioni come la mia, ma senza corse, senza traffico, senza lunghi tragitti in auto e soprattutto senza tempo perso in cerca di un parcheggio. Sinceramente, apprezzo molto lo smart working e mi auguro che nel prossimo futuro, speriamo presto, quando rientreremo in una reale normalità, tante “soluzioni emergenziali” vengano confermate (riunioni, udienze, corsi di aggiornamento) e tante persone possano continuare, a propria scelta, ad usufruirne. A mio parere, rispetto alle modalità di organizzazione del lavoro, non solo non è possibile tornare alla situazione pre-Covid, ma non è neanche auspicabile, perché rappresenterebbe una perdita di opportunità per l’innovazione delle organizzazioni sia pubbliche che private. Sarebbe, invece, opportuno cogliere il meglio da questa esperienza e tradurla in progetti strutturati, favorendo sia la diffusione di strumenti e iniziative a supporto dell’innovazione digitale, sia cercando di avviare quel cambio culturale mirato alla responsabilità individuale verso gli obiettivi ed i risultati concreti.
Ingredienti
stampo diametro 23 cm
160 gr di farina 00
160 gr di farina manitoba
1 uovo bio
80 ml di latte
100 ml di panna fresca
40 gr di zucchero semolato
3 gr di lievito di birra disidratato
4 gr di sale fino
Inoltre
Latte per spennellare
Procedimento
Trenta minuti prima di iniziare ad impastare versate in una ciotolina la quantità di latte e di panna prevista, mescolate e lasciate acclimatare a temperatura ambiente. Trascorso questo tempo inserite nella ciotola della planetaria, con il gancio a foglia, le farine setacciate con il lievito e lo zucchero, mescolate e poi aggiungete l’uovo leggermente battuto e 150 ml dei liquidi (latte e panna). Avviate la planetaria a velocità bassa fino a far amalgamare sommariamente gli ingredienti, quindi unite il sale insieme al resto della panna e del latte e seguitate a mescolare fino a quando non vedrete formare l’impasto. A questo punto mettete il gancio ad uncino e portate ad incordatura a velocità media. Quando l’impasto sarà liscio, compatto e si staccherà completamente dalla ciotola avvolgendosi intorno al gancio sarà pronto. Coprite la ciotola della planetaria con della pellicola e lasciate lievitare al caldo fino al raddoppio, circa un paio d’ore, ma ovviamente il tempo dipenderà sempre dalla temperatura che avete in casa. Trascorso questo periodo, trasferite l’impasto sulla spianatoia infarinata e allargatelo delicatamente con le mani dandogli una forma regolare poi, con un tarocco, dividetelo in dodici parti uguali. Con ogni pezzo formate una pallina, arrotolando e roteando l’impasto fino ad ottenere una sfera. Una volta formate tutte le palline, lasciatele riposare sulla tavola, coperte con della plastica per alimenti, per 15/20 minuti. Nel frattempo, imburrate uno stampo con il bordo apribile e coprite il fondo con della carta forno. Riprendete le palline, stendetene una alla volta con il mattarello dandogli una forma quasi rettangolare di circa 12 x 6 cm. A questo punto con l’aiuto di un tarocco o di una rotella incidete delle fessure che vadano dalla metà del rettangolo fino verso il bordo esterno, ma senza inciderlo. Ora arrotolate stretto il pezzo su sé stesso, partendo dalla parte non incisa. Andate avanti con questo metodo di formatura fino ad ottenere 12 rotolini, adagiandoli man mano che li preparate sulla tavola coperti con della pellicola. Quando saranno tutti pronti disponete i rotolini nella teglia, uno accanto all’altro a formare una girandola. Se volete, per facilitare l’effetto finale, potete fare come me e posizionare al centro una piccola pallina di brioche (la grandezza di una noce). Coprite con della pellicola per alimenti e lasciate lievitare per circa 1 ora o finché la brioche non avrà raddoppiato il suo volume. Spennellate con del latte e cuocete in forno caldo areato a 170°C per circa 25 minuti. Appena sfornata spennellate di nuovo con il latte, estraetela dallo stampo e ponete a raffreddare la brioche su una gratella per dolci. Si conserva sotto la classica campana per dolci. Il giorno dopo sarà ottima al naturale, successivamente vi consiglio di passarla qualche minuto in forno, ma con l’accortezza di incartare il pezzo da gustare con della carta d’alluminio, così che il calore del forno non pregiudichi la sua sofficità. Buon appetito!
Buona vita
e alla prossima ricetta!