Oggi secondo il Calendario del cibo si celebra la Giornata Nazionale della torta di riso. Promotore di questa bellissima iniziativa è l’AIFB, l’associazione italiana foodblogger di cui faccio parte, che vuole celebrare e far conoscere a tutti la cultura e la tradizione gastronomica italiana.
Ambasciatrice della giornata è la bravissima Laura Adani del blog LauraAdaniphotographi. Se non la conoscete andate a fare un salto nel suo blog, vi innamorerete delle sue foto!
La torta di riso è tipica del territorio modenese, e in genere emiliano. Le sue tradizioni si sono perse nel passato perché in realtà non si sa bene dove abbia origine, c’è chi dice dalla montagna perché inizialmente era imbevuta di sassolino e chi invece dalle risaie della bassa.
Ogni famiglia ha la sua ricetta che viene tramandata da madre in figlia e così via lasciando scorrere lento il tempo.
Il morbido ripieno a base di riso può essere racchiuso in un croccante involucro di pasta frolla, oppure cotto direttamente nella tortiera.
E’ il classico dolce adatto a chi è alle prime armi e sicuramente è uno dei primi dolci che le nonne insegnano ai nipoti quando chiedono di preparare qualcosa di buono con loro.
La particolarità della torta di riso modenese è quella di venir preparata aggiungendo il liquore Sassolino, un liquore a base di anice stellato utilizzato anche nella preparazione della famosa zuppa inglese.
Girovagando per l’Italia ho incontrato tante versioni di questa ricetta, proprio perché l’usanza di cuocere il riso nel latte e aggiungere zucchero, frutta secca, canditi, uvetta è molto diffusa. Mi viene in mente tra tutti il budino di riso che trovi in tutte le pasticcerie fiorentine, che assomiglia molto alla mia cara torta di riso modenese.
La ricetta per preparare la mia torta di riso modenese la potete leggere qui.