Ghiaccioli al cocco e cioccolato e la tecnica per farli ad hoc!

image

Certo, non c’è niente di meglio di un buon ghiacciolo per alleviare momentaneamente la calura estiva ma il fresco ristoro necessita però di un morso efficace affinché il tepore non abbia inizio. E chi non crede che la scienza si nasconda anche in un ghiacciolo, ecco, si sbaglia. Avete mai provato a masticare un cubetto di ghiaccio?!?! L’impresa risulta alquanto ardua, no?!? E spesso, quel mini sollievo lo si lascia scivolare via o ci si imbarcamena in affannosi giochi mandibolari rinunciando così alla piacevole momentanea rigenerazione! Ma cosa rende un ghiacciolo cedevole sotto i denti, tale da riuscire a romperne un pezzetto al contrario di un cubetto di ghiaccio? L’ho scoperto leggendo il post di Dario Bressanini (leggi qui): ovviamente, le sostanze disciolte nell’acqua. Mentre il cubetto di ghiaccio è un unico cristallo dove le molecole di acqua sono tutte unite in un reticolo cristallino esteso per tutto il suo volume, in un ghiacciolo vi è una certa quantità (tra il 16%\20%) di zuccheri (glucosio e fruttosio etc), oltre ad alle sostanze che ne determinano il gusto, che donano ad essi la loro struttura. Quindi, in sostanza, è lo sciroppo di zucchero che ci permette di separare tra loro i piccoli cristalli di ghiaccio rendendo il morso impresa da dilettanti. In definitiva, con troppo poco zucchero si avrebbe un ghiacciolo troppo duro mentre troppo zuccherato avremmo una sorta di sorbetto. Realizzare un ghiacciolo ad hoc a casa è quindi davvero molto semplice se si osservano le percentuali 20/22% di zucchero su 100 gr di liquido. Ecco, la difficoltà sorge quando si vuole creare un  ghiacciolo con un liquido diverso dall’acqua, già di suo zuccherato, come nel mio caso ovviamente dove il latte di cocco è al 60% (.. non trovo mai strade semplici..).  Beh, in tale evenienza, occorrerà fare due calcoli leggendo le quantità di zucchero nelle tabelle nutrizionali del liquido opzionato per il ghiacciolo ed aggiungere lo zucchero mancante o allungare con acqua quando questo risulti eccessivamente zuccherato, come per esempio gli sciroppi. Ecco fatto, il mio ghiacciolo al cocco. La parte liquida di latte presente in 400 gr era del 60%, ovvero 240 gr. Avendo già una % di zucchero del 2% (8 gr) è stato necessario addizionare un 20% con una parte zuccherina, ovvero 40 gr circa di sciroppo d’acero. Adoro il gusto intenso dello sciroppo d’acero, un dolcificante naturale importato dal Canada che, a differenza dello zucchero, mantiene delle qualità nutrizionali, oltre ad avere un potere glucidico inferiore rispetto al comune zucchero. Ecco perché l’ho opzionato come dolcificante dei miei ghiaccioli al cocco e cioccolato!”</p

Altre ricette simili a questa:

VAI ALLA RICETTA


Nessun commento...

Inserisci un Commento

Devi effettuare il Login per inserire un commento.

[an error occurred while processing this directive]
[an error occurred while processing this directive]