Crêpe

La parola francese crêpe deriva dal latino crispus (increspato) e indica una sottilissima frittatina dagli ingredienti essenziali che può arricchirsi di una grande varietà di condimenti. Le crêpe possono essere la base di preparazioni dolci o salate; famose sono le crêpe Suzette aromatizzate al mandarino.

Ecco la ricetta: Crepes Suzette profumate al mandarino

Un po’ di stotia…

Per sua stessa affermazione, il primo ad aver utilizzato la tecnica del flambage fu Henri Charpentier (1880-1961), nel 1895 o ‘96, al noto Café de Paris di Montecarlo, quando era solo un apprendista di Escoffier. Fra i professionisti del settore è consuetudine ritenere egli l’inventore delle Crêpes Suzette, nate in orario di chiusura della cucina per un errore dovuto alla combustione di un liquore versatovi accidentalmente. Le crêpes erano state cucinate per il principe di Galles (futuro Re Edoardo VII) e dedicate a una certa Suzette, sua compagna (era un amante delle donne), amica o per alcuni autori figlia di un amico, che pranzava con lui. Ma l’Enciclopedia Larousse Gastronomique ritenne alquanto improbabile questa versione della vicenda, dato che Charpentier avrebbe avuto allora 15 o 16 anni e non gli sarebbe stato concesso di servire da solo, così giovane, un membro della casa reale. Pare, secondo altre fonti, che il cuoco abbia adulterato la vera storia per offrire ai clienti americani una versione affascinante dell’origine del piatto, quando si era trasferito a lavorare oltre oceano.

Patricia Bunning Stevens nel suo Unusual Origins of Popular Recipes, rende ancor più intrigante, e veritiera, la nascita di queste crespelle, citando la vicenda di Suzanne Reichenberg, un’attrice francese conosciuta professionalmente con il nome di Suzette. Nel 1897 la donna recitò i panni di una cameriera nell’opera Mieux vaut douceur et violence alla Comédie-Française: la sua parte principale consisteva nella preparazione di un piatto di crêpes che gli attori dovevano mangiare notte dopo notte durante la recita. Il proprietario del vicino Ristorante Marivaux, tale Monsieur Joseph, fornì la pietanza che, per attirare l’attenzione del pubblico, venne infiammata con un liquore. Joseph portò la fortunata ricetta, dedicata all’attrice, anche al di là della Manica, giungendo al Savoy di Londra e da qui al resto del mondo, diventando il classico per eccellenza della cucina flambé che si sviluppò notevolmente durante la Belle Époque.

La ricetta apparve per la prima volta nell’edizione del 1907 de Le Guide Culinaire di Escoffier: si trattava di crespelle aromatizzate con …Continua a leggere

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