Cookies con M&m’s e cuore di Nutella

Quando ero bambina amavo il Carnevale. 
Negli anni ’90 quasi tutte le bambine desideravano sentirsi per un giorno la Principessa Sissi, Sailor Moon, le Ballerine volanti e la settimana delle maschere rappresentava proprio l’occasione per trasformarsi nelle proprie eroine, far roteare scettri magici, diademi o vestiti da damine dalle ampie gonne colorate.
Ogni volta che andavo a fare la spesa con papà mi perdevo nella corsia dei giocattoli che si popolava di maschere di carnevale, coriandoli, stelle filanti. C’erano le maschere di Zorro e delle tartarughe Ninja prese d’assalto dai bambini, i magnifici abiti da Biancaneve o da Fata Turchina che tutte le bambine avrebbero voluto indossare.
Io però, nonostante amassi quella magia, avendo una nonna che è come la Fata madrina di Cenerentola, cercavo qualcosa di speciale, che restasse mio e che mi facesse davvero sentire un’eroina dei cartoni animati per un giorno.
Sailor Moon era la mia preferita e ricordo che un giorno mi stupì confezionandomi con le sue mani l’abito della guerriera che veste alla marinara.
Ero emozionatissima e con lo scettro che mamma e papà (oops, Babbo Natale) mi avevano regalato a Natale, trascorsi un Carnevale fantastico dove in realtà, la magia l’aveva realizzata la nonna.
A quattro anni invece, fu papà a stupirmi con un vestito da fata Primavera.
Non era il solito vestito azzurro con perline, brillantini o decori simili, era un vestito con il corpetto arancione e un’ampia gonna di tulle tutta colorata come l’arcobaleno. 
Un cappello che io avevo definito “a padella” con un gran fiocco completava l’abito rendendolo un’elogio della fantasia e dell’allegria.
Era davvero splendido e lo conservo ancora in qualche scatola; l’unico difetto è che papà lo aveva comprato di circa tre taglie in più e quindi ad ogni passo era un ruzzolone e, potrete ben capire che il tulle della gonna non ha resistito molto.
Oggi il Carnevale non è una festa che mi fa impazzire. 
Ho studiato il significato profondo di questa celebrazione, una festività triste e malinconica in realtà, perchè nel Medioevo era l’occasione per annullare le differenze sociali, capovolgere i ruoli, per sentirsi liberi da una vita fatta di sofferenze e stenti che dopo qualche giorno si sarebbe ripresentata con tutte le sue ingiustizie.
Anche in famiglia non è una festa molto sentita, soprattutto ora che non ci sono più bambini a rallegrare l’atmosfera. 
Quest’anno però ho deciso, all’ultimo, di realizzare almeno un dolcetto colorato da gustare in questi giorni, i cookies con m&m’s e un cuore di Nutella (che la prossima volta sarà più abbondante, promesso!) di cui ho trovato la ricetta su questo fantastico blog.
Li prepariamo??

Ingredienti per 20 cookies

  • 200 g di farina 00
  • 140 g di zucchero semolato
  • 1 uovo
  • una bustina di vanillina
  • 2 g di bicarbonato
  • un pizzico di sale
  • 115 g di burro morbido
  • 125 g di M&m’s
  • Nutella q.b.
Preparazione
In una ciotola setacciate la farina, il sale, il bicarbonato, la vanillina e aggiungete gli M&m’s.
In un altro recipiente lavorate il burro morbido e lo zucchero con delle fruste fino a quando avrete ottenuto una crema.
Aggiungete anche l’uovo, mescolate e aggiungete gli ingredienti secchi.
Impastate bene fino a quando non avrete ottenuto un panetto omogeneo che dovrà riposare per almeno mezz’ora in frigorifero avvolto nella pellicola trasparente.
Prelevate un pochino di impasto e formate delle palline grosse come una noce da disporre (distanziate tra loro) su una teglia foderata con carta da forno. 
Fate un buchino al centro di ogni biscotto, riempitelo di Nutella e richiudetelo bene con altro impasto.
Fate cuocere in forno già caldo a 180°C per 10 minuti fino a quando i cookies non saranno dorati.
Non fateli cuocere più del dovuto! Quando li estrarrete dal forno saranno ancora molto morbidi ma tenderanno ad indurirsi in breve tempo mantenendo però la loro croccante morbidezza.

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