Che sia un “giro giro tondo” , una bolla di sapone, un palloncino, un sole od un laghetto disegnato su un foglio di carta, il suo essere circolare è espressione di dinamicità, apertura, infinito ed anche una ciambella se vogliamo può assumere un’espressione mistica. Sì certo, si deve avere un po’ di fantasia ma se si pensa al chè di magnetico di cui un semplice cerchio è dotato, il suo catturare l’attenzione e focalizzare il punto, beh, il gioco è fatto. Questa riflessione mi ha portata alle esibizioni teatrali e, sorprendendomi nel constatare quanto la luce circolare evidenzi l’attore, richiamando lo sguardo dello spettatore su di esso, eccone il collegamento diretto con il mio amato dolce. Strana assonanza quella del cerchio e della ciambella? Non penso. Le ricette più buone sono sicuramente quelle che si tramandano di famiglia in famiglia e credo che la ciambella, sia una di quelle memorabili, che nel libro di ricette non manchi mai. Ma perche?!? Io la ricordo come la ricetta della nonna, quella che allieta adulti e bambini, il cui profumo si sprigiona in ogni angolo della casa, richiamando persino l’attenzione dei vicini, raggiungendo clandestinamente, con il suo dolce e penetrante aroma, anche il vano scale. La sua sola immagine mi riporta al calore famigliare, al mio essere bambina, all’abbraccio materno o alla posizione fetale dei bimbi nel pancione della mamma. E sovvengono alla mente anche i momenti di abbandono che la vedono pucciata nel latte del mattino o gustata come merenda del pomeriggio. D’altronde le immagini di vita quotidiana che riscaldano, appagano e riempiono, restano indimenticabili, indelebili, e non solo nel gusto. È da questo spunto, che nasce una reinterpretazione di una vecchia ricetta, completamente rivisitata in stampo salutistico, senza uova, latte e burro, proprio con l’intento di farsi conquistare, oltre che dalla sua leggerezza, profumazione e sofficità, dalla sua dolce rotondità.
Ingredienti:
- Latte di mandorla, 400 gr
- Farina semintegrale 1, 370 gr
- Zucchero di canna, 110 gr
- Olio di mais, 90 gr
- Cioccolato amaro in polvere, 4 cucchiai
- Amido di mais, 1 cucchiaio
- Lievito vanigliato, 1 bustina
- Aroma di vaniglia, 1 cucchiaino
Procedimento:
Mescolare insieme gli ingredienti secchi (farina integrale, zucchero, amido di mais e lievito vanigliato) dopodiché aggiungere poco alla volta la l’olio, alternandolo al latte di mandorla. Infine profumare con l’aroma di vaniglia.
Mettere metà dell’impasto ottenuto in un’altra terrina ed unire ad esso il cioccolato amaro in polvere. Versare dapprima il composto al cioccolato nello stampo precedentemente ben oliato, aggregare poi l’impasto avanzato.
Mescolare appena i due composti tra loro, infornate a 180° per 35 minuti.