Le foglie d’ostrica |
“Adoro le ostriche: ho l’impressione di abbracciare il mare con la bocca” Léon -Paul Fargue (Parigi, 4 marzo 1876 – Parigi, 24 novembre 1947). Poeta e saggista francese.
Insomma, una pianta veramente stupefacente che ha meritato una sua cena a tema. Non ho fatto il classico antipasto/primo/secondo, ho preparato un appetizer e due portate principali. Con cosa l’ho servita? Ma col pesce, obviously!!! E con dei vini di altissimo livello!
Appetizer
Foglie d’ostrica con crema acida, uova di salmone e germogli di barbabietola
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L’antipasto più semplice e veloce del mondo! Volevo associare qualcosa che sapesse di limone, ma non il succo direttamente, sarebbe risultato troppo invasivo e coprente…. così ho provato a pasticciare un po’, e il risultato è stata questa….bho… panna acida, crème fraiche, smetana, non so nemmeno io come definirla….ma nessuna foto al mondo potrà rendere giustizia al gusto incredibile di tutto l’insieme!!! E siccome avevo anche comprato una quantità industriale di freschi germogli di vari tipi, ho approfittato per servirli insieme.
1^ portata principale
Tataki di tonno con foglie d’ostrica e germogli di porro
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La cottura del tataki mi è venuta così bene che mi hanno addirittura chiesto con cosa l’avessi avvolto!!! Una portata fresca, particolare grazie alle foglie d’ostrica e i delicati e saporiti germogli di porro Ho servito il tutto, oltre che con la mia crema acida, anche con una salsa ponzu che avevo comprato durante una delle mie scorribande etniche. Per questa cena è stata l’ideale. Ovviamente è stata contesa a colpi di lama di coltello e di cucchiaio con la mia crema acida!
2^ portata principale
Mattonelle di riso croccante con tartare di tonno, foglie d’ostrica, e germogli di ravanello
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Questo piatto ha veramente stupito!!! Perché è strano, particolare, e le mattonelle di riso sono sfiziosissime! Ne avevo qualcuna che mi era avanzata, che è stata mangiata così da sola, sgranocchiata come fosse un cracker!!! Ovviamente si sono divertiti a spalmarvi sopra una volta la salsa ponzu, un’altra volta la crema acida, le foglie d’ostrica….. ormai regnava l’anarchia, ed è stato molto appagante vedere come si tuffavano vuoi su una cosa vuoi sull’altra! A un certo punto sono arrivati a prendere le foglie d’ostrica, mettere un cucchiaio di tartare, condire con crema acida o salsa ponzu, chiuderlo a involtino e mangiarlo in un sol boccone!
Il fatto di non avere fatto un primo a base di pasta ci ha impedito di riempirci eccessivamente, e quindi abbiamo potuto gustare al meglio tutti i sapori, rimanendo anche belli leggeri. Fra l’altro, essendo una cena che non necessitava di essere mangiata calda, queste mattonelle le ho potuto preparare tranquillamente in anticipo.
Granita/sorbetto fra un piatto e l’altro
Granita di succo di cetriolo e zenzero
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Adoro lo zenzero….ma non potevo fare una granita di solo zenzero ovviamente. Siccome la cena faceva l’occhiolino all’oriente, volevo inserirlo in qualche modo. Inizialmente avevo pensato di farlo con un frutto, ma mi sembrava un po’ troppo scontato, un po’ come il solito e sfruttato sorbetto di limone e vodka. Per un attimo avevo pensato alla mela verde, che è fresca, ma non so perché mi ricorda uno shampoo! Così durante i miei giri al supermercato ho visto dei bei cetrioli verdi e sodi e li ho subito presi! Tutto nella centrifuga e poi in freezer.
E c’è stato anche qualcuno che ci ha messo qualche goccio di vodka…. mamma mia, ho assaggiato questa granita con la vodka ed è risultata moltissimo buonissima!!! (mi sa che non si può dire ma rende l’idea!) Questa granita si è sposata benissimo col pesce, l’unico tragico effetto collaterale è che sembrava aprisse lo stomaco…. ogni volta che la sorbivano ricominciavano a mangiare più di prima! Meno male che quando compro ne prendo sempre più del necessario!
Dessert
Risolatte al cocco
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Bhe, la cena fa l’occhiolino all’oriente…. perché non unire riso e cocco? Il classico riso latte, o risogalo Greco, cotto nel latte di cocco è risultato stratosferico! Io amo già il riso latte, è un dolce al cucchiaio che mi fa letteralmente impazzire, ma col latte di cocco è un altro pianeta!
E anche questo è un dessert non eccessivamente dolce ma leggero, direi che è stato il giusto corollario per una delle più buone cene che abbia mai fatto. Cena che rifarò fra un mese, con degli ospiti di riguardo, perché assolutamente spettacolare!!!
Considerazioni finali:
Il risultato è stato una cena a basso contenuto calorico, davvero strepitosa a livello di sapori e anche a livello visuale, e che non ci ha appesantito per niente: nessun cerchio alla testa o difficoltà digestive… forse perché anche il vino era buono! Abbiamo iniziato con uno strepitoso prosecco e abbiamo continuato con un Gewürztraminer alsaziano che a ogni bicchiere sembrava di bere fiori e frutti da com’era aromatico! Abbiamo finito con uno champagne francese, ma a quel punto eravamo nel Nirvana già da un pezzo!
Particolare non trascurabile è che non mi sono ammazzata di lavoro. Vero che eravamo solo in 4, ma far questa cena è stato molto comodo, perché ho potuto fare le mie cosine con calma e nell’arco della giornata. Non avendo fritti da dover presentare caldi e croccanti, o primi piatti che necessitano di essere serviti caldi, ho potuto anche intrattenermi tranquillamente con gli ospiti, bere l’aperitivo, e prendermela con la più grande calma del mondo, che non è cosa da poco. Per questo la rifarò: perché merita, perché è strana, e perché una volta tanto non mi ha ammazzata di fatica!