Le ciliegie insistono a farmi l’occhiolino dai banchi del mercato ed io continuo a non resistere al richiamo del loro color rubino.
Consapevole che la loro stagione sta volgendo al termine, preparo dolci e confetture pressoché quotidianamente considerando che non sono la sola in famiglia a subire il fascino di questo piccolo frutto estivo e che, quindi, la loro permanenza in cucina è sempre di breve durata.
Ultimamente, è stato di particolare gradimento un sofficissimo
Cake allo Yogurt e Ciliegie, già molto apprezzato nella
versione alle Pesche ed ispirato ad uno dei golosissimi suggerimenti dell’infallibile
Federica.
Superfluo dire che è stato spazzolato nel giro di mezza giornata.
A presto!
Maria Grazia
Il Ciliegio
Tra le tante varietà di ciliegie coltivate, i gruppi più conosciuti sono due, il Prunus Avium (ciliegio dolce) e il Prunus Cerasus (ciliegio acido o amareno).
Il Ciliegio Dolce a seconda della consistenza della polpa, si divide in duroni e tenerine.
In primavera, i suoi fiori sono bianchi e raggruppati a mazzetti verso l’estremità dei rami.
Il ciliegio è facilmente riconoscibile anche dal suon tronco che è caratterizzato da una colorazione rossastra della corteccia e dalla presenza di anelli paralleli con spellature superficiali.
E’ un albero molto longevo, che può raggiungere il secolo di vita e che ama un terreno leggero, profondo e non troppo umido.
Se il terreno non è particolarmente drenante, l’eccesso di pioggia primaverile può causare la spaccatura dei frutti in fase di maturazione. Per contro, un siccità estiva prolungata può portare ad una scarsa fioritura per l’anno successivo e quindi a scarsità di frutti.
La distanza delle altre piante da frutto è di particolare importanza. il ciliegio può raggiungere notevoli dimensioni, per cui la distanza da altre piante deve essere calcolata intorno ai 5/8 metri.
Il ciliegio va impiantato in zone ben assolate e riparate da venti freddi, poiché una gelata tardiva potrebbe comprometterne la fioritura e la conseguente fruttificazione.
La raccolta delle ciliegie avviene a scalare quando i frutti hanno raggiunto il giusto grado di maturazione. Durante questa operazione, è bene prestare attenzione a non rompere le gemme e a staccare dal ramo le ciliegie con il gambo. In questo modo, si protrae la durata dei frutti.
Una volta raccolti, vanno riposti in luogo fresco ed ombreggiato.
Le ciliegie raccolte si conservano per meno di una settimana in cassette di legno poste in una cantina fresca asciutta. In frigorifero possono conservarsi anche per una decina di giorni.
(fonte, NaturaSì)
Cake allo Yogurt e Ciliegie
Ingredienti
180 g di farina speciale per dolci macinata a pietra
170 g di zucchero grezzo di canna biologico + 1 cucchiaio
125 g di yogurt alle ciliegie senza lattosio
50 ml di latte parzialmente scremato senza lattosio
2 uova
50 ml olio di semi
2 manciate di ciliegie (140 g circa)
1 noce di burro senza lattosio
1 bustina di lievito per dolci
la buccia di 1/2 limone
Lavare le ciliegie, asciugarle e snocciolarle con l’apposito attrezzo.
In un tegame dal fondo antiaderente ed in una noce di burro, cuocere le ciliegie snocciolate e tagliate a metà insieme ad un cucchiaio di zucchero grezzo di canna fino a quando saranno ben caramellate.
In una capiente ciotola e con l’ausilio delle fruste elettriche (o a mano), sbattere le uova con lo zucchero, unire l’olio di semi, lo yogurt alle ciliegie e la buccia grattugiata del mezzo limone.
Frullare fino ad ottenere un composto omogeneo e senza grumi. Unire la farina setacciata con il lievito e amalgamarla al composto.
Imburrare uno stampo da plumcake e foderarlo con carta da forno, in modo da ottenere un cake dai bordi lisci (le istruzioni qui).
Distribuire uniformemente le ciliegie caramellate sul fondo dello stampo, versare il composto preparato ed infornare a 180° per 35 minuti.
Far raffreddare il Cake allo Yogurt e Ciliegie, sformarlo, rovesciarlo su un piatto rettangolare e tagliarlo a fette.
Nota
La ricetta pubblicata è quella della versione senza lattosio preparata per un’amica intollerante a questo zucchero presente naturalmente nel latte.
L’ho trovato talmente buono e leggero che ne ho fatto la versione definitiva di questo dolce.
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