Caccavelle di mare

Questa è la storia di due passioni che si incontrano dando vita ad un piatto che devo dire mi ha fatto letteralmente leccare i baffi. Prima di passare alla ricetta faccio un passo indietro, anzi, due passi indietro ad un anno fa circa.

Una domenica mattina io e mio marito abbiamo deciso di fare i turisti nella nostra città e così, muniti di scarpette da ginnastica e zainetto, ci siamo incamminati verso Spaccanapoli. L’intento era quello di fare un giro per i vari siti monumentali della zona e fermarci a mangiare una pizza in una delle storiche pizzerie che sorgono in zona centro storico di Napoli.

E così è stato! Mentre passeggiavo per Via Benedetto Croce, nel pieno centro di Napoli, il mio sguardo è stato letteralmente rapito da una bottega di prodotti alimentari il cui ingresso è pieno di tutti i prodotti tipici napoletani appesi intorno all’ingresso in bella vista. Vedo spesso, passando di lì, tanti turisti che si fermano a fotografare questa bottega rapiti dai mille colori e prodotti diversi.

Il mio sguardo ha immediatamente zoommato sulle caccavelle! Cosa sono? Letteralmente la caccavella, in napoletano, rappresenta un contenitore, di terracotta, di alluminio ecc… un contenitore che contenga un primo, un contorno e comunque un prodotto alimentare.

Qui entrano in scena una delle mie prime fisse: i formati di pasta! Adoro la pasta…liscia…mai rigata ma ho una vera e propria passione per i formati di pasta. Come ho scritto spesso, per me i formati di pasta sono indicativi di un momento, di una tradizione, di uno stato d’animo. Non trovate?

Per me è così..ci sono i formati dei giorni di festa (tagliatelle, ziti spezzati, paccheri…); ci sono i formati invernali (pastina…piccola…che amo far cuocere nel pomodoro e condire con olio extra vergine a crudo); e poi ci sono gli spaghettoni…il formato dell’amicizia, il formato che si usa per la spaghettata di mezzanotte, per la cena improvvisata del “dai, vieni a casa, ci facciamo uno spaghetto e facciamo due chiacchiere”. Potrei continuare all’infinito ma so che potrei annoiarvi.

Quando ho visto la caccavella mi sono innamorata e ho pensato subito ad un’occasione speciale…ad una cenetta romantica con un bel vinello bianco fresco…ad uno scrigno che potesse contenere tanti sapori….

Ovviamente le ho acquistate subito e sono venute in giro con noi per tutto il centro storico!!!! Vani sono stati i tentativi di mio marito di convincermi che potevamo prenderle al ritorno…”e se poi finiscono????”  

Ingredienti
4 Caccavelle di Gragnano
500 g di frutti di mare misti
500 g di cozze
400 g di calamaretti
16 pomodorini
2 patate grandi
3 spicchi di aglio
8 cucchiai di olio extra vergine di oliva
1 tazzina di vino bianco secco
prezzemolo fresco
pepe macinato fresco
sale fino q.b.

Mettetevi comodi perchè la ricetta, pur essendo semplice, richiede vari passaggi.
Prima di tutto dedicatevi al pesce.  Mettete i frutti di mare in una ciotola con acqua per farli spurgare. Pulite le zocce eliminando gli “stropponi” e grattando il guscio con un coltello per eliminare eventuali impurità. Pulite i calamaretti e tagliate il corpo in rongelle lasciando i tentacoli interi. Mettete da parte il pesce pulito.

Pelate le patate, lavatele e tagliatele a pezzi grossi (vi consiglio di tagliarli tutti della stessa misura cosi da avere una cottura omogenea).

Iniziate dal sugo di calamaretti. In una padella antiaderente ampia mettete uno spicchio di aglio pulito e due cucchiai di olio extra vergine di oliva. Fate imbiondire l’aglio ed aggiungete i calamaretti. Fate rosolare per cinque minuti a fiamma alta e sfumate con il vino bianco. Quando il vino sarà evaporato aggiungete i pomodorini tagliati in 4 parti e lasciate cuocere per altri cinque minuti. Trascorso questo tempo spegnete la fiamma e mettete da parte.

Mettete la pentola con acqua salata per la cottura delle caccavelle sul fuoco.

Prendete due padelle. Mettete un cucchiaio di olio extra vergine in ognuno e uno spicchio di aglio pulito. Fate imbiondire l’aglio. Aggiungete in una padella le cozze e in una i frutti di mare. Fateli aprire, dopodichè spegnete il fuoco. Filtrate i liquidi di entrambe e mettete da parte le vongole. Sgusciate le cozze.

Trasferite le cozze sgusciate nel sughetto con i calamaretti.

Prendete una pentolina ed aggiungeteci le patate tagliate a cubetti e il liquido dei frutti di mare. Fate cuocere a fiamma media aggiungendo, se necessario, un pochino di acqua di cottura della pasta. Non salate subito le patate ma aspettate metà cottura per poi assaggiare. L’acqua dei frutti di mare potrebbe essere salata abbastanza da non essere necessario aggiungere altro sale. Fate cuocere per circa 15 minuti controllando di tanto in tanto ed aggiungendo un pò di acqua di cottura se necessario. Quando la patata sarà cotta schiacciatela con una forchetta ed aggiungete del prezzemolo tritato.

Cuocete le caccavelle in acqua abbondante. Trattandosi di pasta di Gragnano molto spessa cuocetela per il tempo indicato sulla confezione anche se dovete ripassarla poi in forno. I tempi di cottura dipenderanno naturalmente dalla tipologia di pasta che sceglierete.

Una volta trascorso il tempo di cottura adagiate le caccavelle prima su un canovaccio da cucina per fargli perdere l’acqua in eccesso e poi sistematele su una teglia ricoperta di carta da forno.

Procedete con il ripieno. Mettete il sugo di calamaretti e pomodorini in ogni caccavella. Ricoprite di crema di patate e cospargete di pan grattato. Infornate a 180 gradi per 30 minuti.

Prima di servire aggiungete le vongole che avrete riscaldato per pochi minuti sul fuoco.

 

 

 

 

 

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