Brioche con marmellata di pesche

- 7. Una settimana esatta e come tutti gli anni anche questa volta la stessa storia:
“Mamma cosa gli dico alla maestra che non ho fatto i compiti delle vacanze?”

Una madre saggia e responsabile si sarebbe preoccupata che ciò non avvenisse. Si sarebbe messa lì, durante l’estate, ogni giorno seduta accanto ai suoi tre figlioletti a controllarli che facessero i compiti. Ecco, bravi: una madre saggia e responsabile…NON IO.
Vengo da una generazione in cui le madri non ci pensavano proprio a mettersi a fare i compiti coi figli, neanche durante l’anno scolastico. Se andavi bene eri bravo, se andavi male problemi tuoi. 
Anche perché a casa mia la scuola faceva parte dei doveri di un figlio e bene o male, senza aiuti di mammà, ce la siamo tutti e tre cavata.
Ora sembra non sia possibile. Per principio seduta al tavolo a fare i compiti non mi ci metto, ma vagolo in cucina e cerco di stare dietro a tutti e tre. Apro parentesi: ci fosse verso che se li vanno a fare ognuno per conto suo. No: tutti insieme e vi assicuro che gestirli non è cosa semplice. Finisce sempre che mi ritrovo la bava alla bocca e non potete immaginare quanti strumenti da cucina abbia distrutto per non accanirmi su di loro che:
  • piangono se non gli do retta (la piccola)
  • suggeriscono al fratello piccolo il risultato (il grande)
  • prendono in giro la piccola che non sa leggere (il grande e il medio)

Tutto questo fatto alla velocità della luce, per il fantastico nuoto che ci aspetta quasi tutti i giorni e al quale, a detta del padre non si può rinunciare. Ma ci tornerò.
Per farla breve. Reduce da 9 mesi di compiti pomeridiani NUN GLIELA FO, mi vengono letteralmente i conati anche perché chi scrive i compiti delle vacanze ci si mette d’impegno per essere odiato. 
A fine anno ogni volta ci provo:
“Guardi maestra a me i libri non interessano, tanto poi so che non verranno fatti. Soldi buttati e basta”
Basta questa frase per vedere tutto il disprezzo sulla faccia della maestra. Ti senti una merdina in un nano secondo e metti mano al portafoglio.
I miei figli alla visione delle prime due pagine, terza elementare e quinta, esclamano: 
“Mica siamo deficienti!”

Perché in effetti l’impressione che si ha è che li considerino tali e che l’educazione scolastica ormai serva quasi più a farti diventare scaltro che colto.

Compiti di V elementare

E quindi anche quest’anno niente compiti e ora arriva la richiesta di trovare una scusa.
L’anno scorso venne fuori che accidentalmente usai il libro di un figlio per far partire il fuoco in giardino. Detta così sembra una balla grande quanto una casa ed invece è roba vera.
Mentre il libro era lì che cominciava a bruciare il proprietario ha lanciato un urlo di sgomento:
“Mamma: che hai fatto!”

Dire alla maestra che ero stata non si poteva fare e così la colpa ricadde sul fratello grande. Che a ripensarci sarebbe stato meglio far passare l’immagine di una madre demente piuttosto che quella di un figlio 9enne piromane che gioca col fuoco senza controllo.
E ora? Il 12 cosa m’invento? Pace: problemi loro!!
I compiti non glieli faccio fare, ma la colazione si:
Brioche con marmellata di pesche (per 10 persone). Impasto base con variante della Torta di rose di Federica:

120 ml di latte a temperatura ambiente
12 g di lievito di birra (visto che fa caldo ne metto di meno, circa 7 g)
300g di farina forte tipo manitoba
200g di farina tipo “00”
3 uova

50g di zucchero semolato

1 cucchiaio di maraschino (o grappa, brandy, rum…) amaretto di Saronno

40g di burro, ammorbidito e fatto a piccoli pezzetti


Per farcire: 

marmellata di pesche (la mia è fatta in casa: non uso metodi particolari. La classica cosa fatta ad occhio. Frutta buona, in questo caso delle pesche percoche, ben matura. Lo zucchero in base alla dolcezza della frutta e qualche goccia di limone per non farla scurire)

Sbriciolate il lievito di birra nel latte e mescolate bene per farlo sciogliere.
Nella ciotola dell’impastatrice mettete le farine, le uova, lo zucchero, l’amaretto di Saronno e il latte con il lievito sciolto. Montate il gancio a foglia e impastate per 5 minuti, finché l’impasto si stacca dalle pareti della ciotola.
Togliete il gancio a foglia e montate quello a uncino.
Aggiungete i pezzettini di burro uno alla volta impastando, a velocità bassa. 
Quando avete unito tutto il burro impastate alla massima velocità per 8 minuti, otterrete un impasto bello sodo.
Se impastate a mano: unite tutti gli ingredienti, a parte il burro, in una ciotola e impastateli per 5-6 minuti con forza. Unite poi il burro, un pezzetto alla volta, e impastate per farlo assorbire tutto. Una volta che l’impasto ha assorbito tutto il burro impastate energicamente per una decina di minuti per ottenere una pasta bella soda.
Fate lievitare 90 minuti coperto da un panno bagnato o comunque fino al raddoppio.
Stendete la pasta e ricavate dei cerchi con un coppapasta della dimensione di un  hamburger (tanto per intenderci!). Mettete al centro un cucchiaio di marmellata e chiudete come se fosse un calzone.
Trasferite i cerchi così preparati in uno stampo da plumcake imburrato da 30 cm. 
Dovranno essere l’uno vicino all’altro.
Coprite e fate lievitare fino a che l’impasto non sarà raddoppiato.

Accendete il forno a 180°.
Spennellate con il tuorlo sbattuto con il latte e cuocete per 30 minuti circa.
Volendo potete spolverizzare con mandorle in lamelle o granella di zucchero.

Con questa ricetta partecipo al contest Pesca & Friends promosso da www.thetuscany.net, www.gustarviaggiando.civico20.it e www.egnews.it




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