Ci siamo, tra meno di 48 ore sarò Dottoressa, per la seconda volta. Venerdì 15 dicembre, alle 9, mi siederò davanti ad una commissione in un’aula al quarto piano della Statale di Milano, sentirò di nuovo quel misto di ansia ed emozione che in quel momento odi con tutta te stessa ma che poco dopo, quando la discussione sarà finita e le persone che ami saranno lì ad aspettarti, radiose e commosse, ami con tutta te stessa, perchè proprio quell’ansia che ti ha fatto venire il mal di stomaco alla fine ti ha fatto sentire viva e fiera di te per aver dato il meglio.
Io non so se otterrò il massimo punteggio, ci spero, perchè sono ambiziosa e so che in questo lavoro e in questo percorso fatto di cadute, momenti di estrema fragilità e rinascite in cui mi sono scoperta più forte, più matura e soprattutto mai da sola perchè ho avuto la fortuna di avere costantemente il supporto dei miei genitori, dei nonni e degli zii, di Silvia e Chiara, di Elisabetta e Filippo, e di persone che mi hanno aiutata a reagire anche quando credevo di aver toccato il fondo, ho messo tutta me stessa.
Sin dal liceo io sapevo che volevo intraprendere un percorso di studi che mi avrebbe permesso di scrivere una tesi, in questo caso due, sulla forza di volontà, o meglio sulla resilienza, che mi permettesse di parlare di anoressia, di amore, di vita, di umanità di angoscia e panico, ma anche e soprattutto di speranza. E ci sono riuscita, con due tesi che viaggiano tra la medicina, la psichiatria, la filosofia e la comunicazione, e non potrei essere più fiera di me, anche se non otterrò la lode. Sono orgogliosa di quello che sono diventata grazie a questo percorso in cui a volte mi sono trovata disperata a non crederci più, e invece mi ha permesso quando meno me lo aspettavo, non solo di dare voce a ciò che avevo dentro in un modo che nemmeno io credevo di essere in grado di esprimere, ma soprattutto mi ha permesso di capirmi, di amarmi, di dire “sono fiera di me” perchè nonostante tutte le difficoltà io sono qui, felice per aver realizzato il primo obiettivo che la vita mi ha permesso di raggiungere.
E a tutti coloro che hanno fatto parte della mia vita, che hanno voluto esserci, a tutti coloro che ci sono ma anche a chi non è più presente, io posso solo dire grazie; grazie per avermi permesso di arrivare fino a qui ma soprattutto per l’amore che mi avete dato, per aver voluto esserci e per avermi insegnato ad essere fiera di me, a credere in me stessa come voi avete fatto nei mie confronti. Grazie davvero, siete indispensabili.
Però ora per evitare cascate di lacrime che vorrei tenere per dopodomani, facciamo che vi lascio la ricetta dei biscotti di Natale all’arancia e cioccolato, così stempero un pò di ansai anche io!
200g
farina 00
100g
burro
100g
zucchero
1
uovo
unpizzico
sale
1/2cucchiaino
lievito per dolci
1
arancia lavata e asciugatala buccia grattugiata
50g
cioccolato fondente
50g
cioccolato bianco
q.b.
codette colorate
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Lavorate il burro morbido a temperatura ambiente con lo zucchero incorporando bene gli ingredienti. Aggiungete l’uovo leggermente sbattuto, la farina, il lievito per dolci, la buccia di arancia grattugiata e il sale, quindi impastate bene il tutto fino a quando avrete ottenuto un panetto omogeneo. Avvolgetelo nella pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigorifero per un’ora.
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Riprendete la pasta frolla e stendetela su un piano infarinato con uno spessore di circa 3 mm ritagliando i vostri biscotti delle forme che preferite. Fate cuocere in forno già caldo a 180°C per 10 minuti e lasciate raffreddare.
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Fate fondere il cioccolato fondente in una ciotola e quello bianco in un’altra; decorate i biscotti come preferite e se volete colorateli con le codette di zucchero.
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Lasciate raffreddare completamente il cioccolato e poi gustateli con una bella tazza di tè bollente, magari speziato, così ci sarà ancora più profumo di Natale.