I migliori biscotti crudi al limone, zenzero e mandorle senza cottura, glutine, uova o latticini. Il sogno di ogni amante dei biscotti! Per una maggiore croccantezza asciugali al Sole oppure nell’essiccatore, altrimenti mangiali direttamente dal frigo.
Da diversi anni uno dei miei più grandi motivi di ricerca in cucina è legato ai metodi di cottura e consumo del cibo più salutari. In particolare, se sia più salutare consumare un alimento crudo o cotto.
Come del resto su tanti argomenti nella nutrizione terapeutica, anche l’argomento crudo o cotto vedi diversi scontri appassionati. C’è chi sostiene, in maniera del tutto esclusiva, che gli esseri umani debbano mangiare solo cibo crudo (persino solo la frutta) allo scopo di essere al top della forma, ovviamente c’è chi sostiene (come la cucina Ayurvedica) che il cibo cotto sia più nutriente e salutare.
Se non ti ricordi dei miei precedenti post, ho scritto la mia idea (in fondo, sono guarita da una malattia autoimmune dopo 17 anni) dopo oltre un decennio di ricerche. In sintesi, ho creato un mio metodo che chiamo Cucina Nutrizionale Olistica che si basa sul fatto che il cibo debba accompagnarci verso la nostra Salute Totale un passo alla volta rispettando il nostro corpo.
L’obiettivo ideale è sempre un’alimentazione vegetale (o almeno il più possibilmente), locale, variegata, di stagione, integrale.
Sul fatto di consumarla cruda o cotta ci sono diverse cose che ora posso condividere con te.
Guardando la storia della Umanità e la composizione della biodiversità alimentare (piante e animali usati per l’alimentazione), divisi per i diversi paesi nel mondo, diventa molto più facile comprendere questo fenomeno.
Se per un istante lasciassimo da parte l’idea della globalità e l’accessibilità di qualsiasi tipo di alimento in ogni paese del pianeta e iniziassimo a considerare solo il clima, la varietà delle piante e degli animali usati per l’alimentazione, potremmo concludere diverse cose: il fuoco e la cottura sono stati utilizzati da secoli per aiutare a sfamare le persone.
Nei luoghi con un clima prevalentemente freddo (come nei paesi Nordici, per esempio) il cibo – sopratutto quello vegetale scarseggia. Non c’è molta varietà di verdure o di frutta, ad accezione di alcuni tuberi e bacche e solo durante la stagione estiva. Le donne e gli uomini in tali paesi, hanno trovato il modo per rallentare la digestione utilizzando il cibo cotto in modo da non dover essere perennemente in ricerca di cibo (fonte: Food: A Culinary History di Prof. Kel Albala, Phd). Il cibo cotto inoltre aiuta ad estrarre più nutrienti ottimizzando la quantità: per esempio, dalle ortiche cotte si può ricavare un brodo ed anche un contorno. Quando cuociamo il cibo nelle condizioni atmosferiche non adatte (per esempio, nei climi tropicali), il cibo cotto aiuta anche ad abbattere la carica batterica e infine, quello che interessa il mondo moderno – è più facile da digerire.
Ovviamente, tutto questo si applica al mondo ideale in cui si vive in contatto diretto con la Natura.
Oggigiorno siamo abituati (te ed io, no :)) a mangiare il cibo solo per assecondare il palato iniziando a pensare alla carica nutrizionale solo quando stiamo male.
Il cibo crudo d’altronde è il vero cibo: ricco di enzimi, vitamine e minerali, persino di acqua. In una delle mie ultime ricerche ho scoperto che consumando grandi quantità di frutta e verdura estiva, per esempio, il corpo ha meno bisogno di acqua.
La verità è che per mangiare cibo crudo e per nutrirsi di cibo crudo, almeno in prevalenza, devono sussistere le condizioni ideali: il clima mite che permetta un’abbondanza di frutta e verdura e altri tipi di vegetali (come semi e frutta secca oleosa) in ogni stagione, un contatto e una conoscenza continuo con la terra e la Natura (non vale acquistare prevalentemente cibo crudo, che arriva da altri paesi e climi venduti oggigiorno nei contenitori di plastica), la sapienza come coltivare e come cogliere cibo che cresce in maniera spontanea nella Natura. Infine, richiede che il tuo intestino sia in grado di digerire tali alimenti (sembra assurdo, ma ci vuole allenamento per estrarre alimenti dal cibo non cotto e per gestire senza gonfiori alimenti ricchi di fibre) e che gli zuccheri naturali (come quelli contenenti nella frutta) possano essere adeguatamente utilizzati senza scompenso della glicemia.
La mia conclusione è che la nutrizione moderna, per lo più quella olistica, debba andare in direzione di cibo (prevalentemente) crudo e vegetale, in maniera rispettosa del tuo corpo e sopratutto in maniera graduale. E’ un pò come ritornare a casa, un passo alla volta, evitando di reprimere i gusti e preferenze per le consistenze diverse.
Introducendo un dolce senza zucchero e senza cottura, tutte le volte che te la senti (come nel caso di questi biscotti crudi al limone) avrai modo di risvegliare il palato e di (ri)educarlo verso sapori più neutri e delicati offrendo allo stesso tempo la possibilità al tuo corpo per nutrirsi al massimo.
Biscotti crudi al limone e zenzero
Ingredienti
- 120 g mandorle
- 60 g fiocchi d'avena senza glutine
- 3 cucchiai sciroppo di Yacon
- un pizzico sale marino integrale fino
- 1 limone (solo la buccia; il succo lo puoi usare per berlo)
- 1 cucchiaino zenzero in polvere
Istruzioni
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Lascia in ammollo le mandorle integrali per una notte intera.
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Riduci l'avena (i fiocchi) in farina. Aggiungi 1-2 cucchiai d'acqua fino all'assorbimento e lascia riposare per una notte intera.
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Il giorno seguente sbuccia le mandorle e poi inseriscile nel tuo robot da cucina con il resto degli ingredienti.
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Otterrai un composto unito e facilmente modellabile.
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Crea delle palline (io ne ho ricavate 8 con questa quantità) e poi schiacciale con le mani per formare dei biscotti.
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Riponi nel frigorifero e lascia rassodare per almeno un'oretta.
Note
Al posto delle mandorle puoi usare gli anacardi e al posto di sciroppo di Yacon, il miele crudo.
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