Giorni strani quelli di oggi, giorni di quarantena chiusa ad aspettare ma senza sapere quando esattamente finirà. Io che della quarantena non ne conoscevo neppure il vero significato. Detta anche contumacia, la quarantena è quello stato #mood di isolamento forzato a casa! Così che trascorriamo le giornate vicino vicino, a fare quelle azioni cosi sempre uguali. Ho pensato “ora sì che avrò tempo” leggo un libro, riordino l’armadio, preparo home made tutti i giorni. Macché!!! Il nostro isolamento forzato è intenso. Scorre fra compiti on line su classroom, smart working, giochi, la lettura di Gian Burrasca, oddio aiuto devo preparare il pranzo, cacchio è già ora di preparare la cena, rimetti in ordine i giochi, finalmente dormono. A questo punto mi collego con il Covid-19. Prendo conoscenza degli aggiornamenti. Vedo i numeri dei nuovi contagiati, i numeri di chi non ce l’ha fatta. NON CI POSSO CREDERE! Sembra vivere uno di quei film americani apocalittici. Sento parlare di terapia intensiva, di respiratori, di ossigeno. Vedo quei monitor, quei parametri. Li sento suonare. Sento la ventilazione meccanica sotto la mano, mi si riempiono gli occhi. Di questo conosco il significato. Penso allo sforzo disumano di tutti quei medici “perché intubare una persona è innaturale”. Penso agli infermieri. Li vedo muoversi. Mettere flebo. Rimettere l’ossigeno. Staccare fili. Somministrare terapie. Monitorare. Penso e ripenso alla definizione di MEDICINA DELLE CATASTROFI: il più giovane vive, il più anziano no. È TERRIFICANTE! Mi vengono i brividi. #iorestoacasa è l’unica cosa concreta che posso e possiamo fare per contenere questa epidemia {pandemia}. Facciamolo tutti. Un isolamento forzato oggi, ci renderà più forti domani. Riscopriamo il tempo nelle sue azioni così sempre uguali, godiamo del cielo terso di questo Marzo e dell’aria non inquinata.
#iorestoacasa e preparo un ANGEL CAKE: la torta degli angeli. È sofficissima, bianca come una nuvola. È buona a colazione, a merenda, farcita con panna e mascarpone o senza farcitura. E poi è bella da vedere e profuma di vaniglia.
ANGEL CAKE
500 gr di albumi – io prendo quelli pastorizzati
8 gr di cremor tartaro
1 bacca di vaniglia
280 gr di zucchero semolato
80 gr di farina 00
80 gr di amido di mais
2 gr sale
Proseguire setacciando la farina e l’amido, per poi incorporarli agli albumi con movimenti delicati e dal basso verso l’alto. Aggiungere il sale. Versare tutto nello stampo – NECESSARIO LO STAMPO QUELLO CON I PIEDINI – livellando la superficie e cuocere in forno statico preriscaldato a 175° per 35 minuti, posizionando lo stampo nella parte bassa.