‘A pizzata, il pane di mais calabrese



Gennaio 2021 ” Polenta e farina di mais nella cucina tradizionale”

In alcune zone della Calabria, il mais viene chiamato”paniculu” dal latino – panicula – oppure “ndianu” perchè in tempi remoti  si pensava  che Cristoforo Colombo l’avesse portato dalle Indie.

 Chi non ha mai mangiato le pannocchie lessate o arrostite oppure i popcorn? Io ricordo pure il rumore dei sacconi da letto riempiti, tanto tempo fa, con le foglie delle pannocchie. Quanto frastuono mentre i muovevi! 

Per questo primo appuntamento del 2021 con il nostro gruppo di cucina regionale vi presento ‘a pizzata, un pane calabrese che vanta una lunga tradizione.
Diffuso soprattutto nei comuni del vibonese,della Comunità Montana della Limina (RC) e in particolare nel borgo di Mammola, la Pizzata era considerata un tempo il pane dei poveri, era in effetti l’unico pane che si preparava durante la guerra per la difficoltà di trovare altre farine. Veniva pure preparata in occasione della macellazione del maiale e quando si assaggiava l’olio nuovo al frantoio. Nei vecchi forni a legna le massaie erano solite infornarlo su foglie di castagno o di cavolo per renderlo più aromatico. Oggi il pane di mais di povero non ha più niente, da prodotto umile si è trasformato in prodotto d’eccellenza e per gustarlo bisogna pagarlo profumatamente. La Pizzata  si presenta con la crosta croccante di colore giallo scuro mentre la mollica, poco alveolata, è giallo oro. Di solito si presenta con una forma a pagnottella, è abbastanza pepato e spesso viene arricchito con olive nere e acciughe sott’olio. E’ ottimo bruschettato e servito con ricotta oppure formaggi stagionati o semplicemente irrorato con olio e origano.
Ingredienti
200 gr di farina 0
300 gr di farina di mais
15 gr di lievito di birra fresco
sale q.b.
50 ml di olio evo
peperoncino piccante q.b.
origano q.b.
250 ml circa di acqua tiepida
Preparazione
Sciogliete il lievito in una parte dell’acqua.
In una ciotola versate le farine mischiandole bene, aggiungete l’acqua nella quale avete sciolto accuratamente il lievito e iniziate a impastare versando di seguito l’olio, il sale, l’origano e il peperoncino. Continuate a impastare aggiungendo altra acqua se necessario, fino ad ottenere un panetto sodo e omogeneo che metterete a lievitare in un luogo tiepido fino al raddoppio. A lievitazione avvenuta capovolgete il panetto sulla spianatoia infarinata, formate 1 o 2 pagnotte con i tagli in superficie e fate lievitare nuovamente.
Spennellate infine la superficie con l’olio e fate cuocere il pane nel forno preriscaldato a 250° per i primi 15 minuti e poi a 200° fino alla cottura, circa 30 minuti.
Lasciate raffreddare prima di servire.



E adesso in giro per le cucine d’Italia

Veneto: La Putana, dolce di polenta vicentino https://www.ilfiordicappero.com/2021/01/la-putana-dolce-di-polenta
Toscana: Gnocchi di polenta toscani o matuffi, ‘batufoli’, pallette e altro ancora https://acquacottaf.blogspot.com/2021/01/gnocchi-di-polenta-toscani-o-matuffi.html
Basilicata: Il migliaccio dolce lucano: U m gliazz https://www.quellalucinanellacucina.it/il-migliaccio-dolce-lucano/
Sicilia: Gli Scaghiozzi alla Messinese – https://www.profumodisicilia.net/2021/01/02/scaghiozzi/


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