Il casatiello salato è una torta tipica del periodo pasquale preparata a Napoli, le sue origini sono molto antiche. Viene preparato con una classica forma a ciambella e arricchito con salumi, formaggi e uova, tutti ingredienti tipici della cucina di Pasqua.
È usuale servirlo il Sabato Santo. Il simbolismo con il cristianesimo è fortissimo. La forma circolare, infatti, richiama alla corona di spine di Cristo e le uova poste sulla sommità e ingabbiate in una croce di impasto sono il simbolo della rinascita.
Esiste anche la versione dolce la ricetta QUI
Vediamo ora, come preparare il casatiello salato:
Dosi per 6 persone
Ingredienti:
Farina di Grano tenero tipo 0
600 grammi
Acqua
300 ml
Strutto
50 grammi
Provolone
200 grammi
Salame
200 grammi
Pecorino
100 grammi
Lievito in Polvere
1 bustina
Latte 100 ml
Uova 6
Sale
Q.B.
Pepe
Q.B.
Preparazione
Su una spianatoia, disponete la farina a fontana e lavorate con l’acqua tiepida e il lievito. Aggiungete un pizzico di sale e di pepe.
Aggiungete lo strutto all’impasto ottenuto e lavorate energicamente con le mani per almeno 15 minuti.
Quando l’impasto sarà omogeneo, formate un panetto grande e lasciatelo lievitare in una ciotola coperta da una canovaccio per almeno 6/7 ore.
Nel frattempo, tagliate a dadini provolone e salame. Pulite le uova che dovrete mettere sulla sommità del casatiello.
Stendete l’impasto con l’aiuto di un matterello e lasciate da parte un po’ di impasto con cui formerete delle striscioline.
Ricoprite l’impasto con la farcitura aggiungete il pecorino e arrotolate tutto formando una ciambella.
Prendete una teglia, rivestitela con olio o strutto e sistemate il casatiello all’interno. Disponete le uova sulla sommità e chiudetele con una croce di impasto.
Lasciate lievitare per altre due ore. Spennellate con rosso d’uovo la sommità, informate a 180° in forno pre riscaldato per circa un’ora.
Potete realizzare una versione più light senza aggiungere lo strutto ma l’olio extra vergine di oliva.
Il provolone può essere sostituito anche da altri formaggi come l’emmental, il caciocavallo, l’asiago, a seconda dei gusti.