C’è un nuovo gioiello che brilla a Firenze: è La Gemma Hotel, che non ha ancora compiuto un anno di vita, ma è già diventato uno degli hotel più eleganti della città.
E’ stato infatti aperto nel mese di giugno 2023, dalla famiglia Cecchi, imprenditori fiorentini alla loro prima esperienza nel mondo dell’hôtellerie. Il nome richiama sì una pietra preziosa, ma è l’acronimo dei nomi di Luca e Alessandra e dei loro cinque figli: Ginevra, Edoardo, Massimiliano, Maria Sole e Andrea.
La Gemma Hotel è situato in pieno centro storico dentro Palazzo Paoletti, un edificio storico di cinque piani, progettato nel 1895 dall’architetto italiano Tito Bellini, un tempo residenza della Corporazione degli Albergatori.
Il restyling degli interni del palazzo è stato affidato allo studio Gemini, che ha realizzato un décor estremamente raffinato, un mélange di stili che unisce l’Art Déco, l’allure francese e un tocco di coloniale, con wall-paper tropicali e lussureggianti piante di kentia posizionate in tutta la struttura.
Verde agave e salvia, rosa cipria e avorio, sono la gamma di colori che si ritrovano nelle eleganti boiserie, nelle testiere dei letti, nelle poltroncine e divanetti di velluto e nelle appliques di seta.
Sono 39 gli alloggi, 26 camere e 13 suite, ognuna diversa dall’altra, ma tutte caratterizzate da bagni in marmo italiano, ceramiche di Giò Ponti, sanitari Devon & Devon e morbida biancheria da letto e da bagno Rivolta Carmignani.
Io ho soggiornato nella #406, una spaziosa ed accogliente Prestige Suite, con vista sul cupola del Duomo e sul museo di Dante.
Al mio arrivo in hotel mi è stato offerto un drink di benvenuto, io ho scelto La Gemma, il cocktail più richiesto e anche quello che rispecchia maggiormente il boutique hotel, sia per il colore verde che per gli ingredienti, a base di Gin, Cordiale al the Matcha, spuma di cordiale e top di ginger beer.
Luca’s è il ristorante gourmet dell’hotel, dedicato a Luca Cecchi, mancato prematuramente. Un ambiente intimo e accogliente con un privé con un tovale ovale che si può chiudere con delle tende.
Unica esperienza consulenziale dell’executive chef Paulo Airaudo, italo-argentino, pluripremiato e pluristellato, con ben 14 locali di sua proprietà, fra cui il bistellato Amelia –dedicato alla figlia- a San Sebastian in Spagna. Airaudo ha portato tutto il suo bagaglio di conoscenza e il suo concetto di cucina per esaltare al meglio i prodotti toscani e dargli un’impronta fine dining. Il lavoro sul posto è affidato al resident chef Tommaso Querini e alla sous chef, nonché pastry chef Olivia Cappelletti, sempre in diretto e costante contatto con Airaudo.
Oltre alla carta, vengono proposti anche due menu degustazione: La Gemma di quattro portate o Smeraldo di otto. Tra i piatti cult spiccano sicuramente i tagliolini, burro di capra, alici, limone di Sorrento e caviale Osietra; il piccione, cipolla e maitake accompagnato dalla sua salsa; e il risotto con astice blu, zucca, nasturzio e ‘nduja.
Si può anche mangiare al Luca’s Lounge bar, con uno scenografico bancone retroilluminato in stile Art Déco, e pavimento a scacchiera in marmo bianco e nero, dove viene proposta una carta meno impegnativa, tra cui figurano club sandwich, cheeseburger di Chianina, Caesar’s Salad, una selezioni di salumi e formaggi artigianali, e
paccheri del Pastifico Mancini con pomodoro e burrata. Da abbinare a vini, birre artigianali o a signature cocktails.
Tra il ristorante e il lounge bar sono collocati due dehors, che d’inverno si trasformano in fumoir.
La Gemma Hotel dispone anche di un piccolo spazio benessere, l’Allure Spa, arredata con materiali naturali e colori chiari, che trasmettono un senso di calma ed aiutano a rilassarsi. Ed offre una vasca idromassaggio, bagno turco, sauna, cascata di ghiaccio e due cabine per trattamenti con prodotti Biologique Recherche.
La Gemma Hotel
Via dei Cavalieri 2/c
50123 Firenze
Tel. 055 0105200
L’articolo La Gemma Hotel, il gioiello di Firenze proviene da Isabella Radaelli.