Questa volta tocca all’Ortica
L’ortica (Urtica dioica L.), la più comune nei nostri ambienti (ma in realtà ne esistono diverse varietà) è una pianta erbacea conosciuta da tutti, per la sua particolare “pungenza” è la evitata “stamme lontano ” per eccellenza.
In un momento “modaiolo” delle erbe di campo anche l’ortica sta tornando sulle tavole delle nuove generazioni, mentre noi “vecchie” diciamoci la verità non l’abbiamo mai abbandonata.
Le sue qualità nutrizionali: ricca di proteine, fonte di vit. A, C,E,K; contiene calcio, ferro , magnesio e potassio ne fanno una pianta conosciuta in tutto il mondo e utilizzata da tempo immemore:
alcuni scavi archeologici ne testimoniamo l’utilizzo come cibo già nell’età del Bronzo, grazie al ritrovamento di alcune ciotole con resti di una zuppa di ortiche;
nel nostro paese ed in particolare in Emilia, Liguria e Marche la ritroviamo nelle zuppe, nei ripieni di pasta fresca e torte salate, gustosa la frittata, come colorante naturale per arricchire l’impasto di uova e farina creando tagliatelle verdi, e così via perché numerose sono le sue applicazioni.
Ma non solo virtù in cucina, questa pianta è carica di simbologia:
in Germania si credeva che bruciando l’ortica durante forti temporali potesse tenere lontani i pericolosi fulmini;
capace di preservare la fertilità maschile;
le sue fibre opportunatamente trattate venivano utilizzate per tessere stoffe;
le foglie verdi grazie all’alto contenuto di clorofilla sono utili per tingere; e tanto altro.
Tra tante possibilità di cucinarla volevo andare oltre l’orticello e vedere come in paesi lontani utilizzano l’ortica.
Durante la mia ricerca, viaggiando sulla tastiera sono arrivata in Nepal.
Qui per l’ortica hanno una vera e propria “mania”, nella cucina himalayana ritroviamo diverse varietà coltivate di ortica che viene chiamata “sishnu”.
Zuppa sishnu ( zuppa all’ortica)
per 2/3 persone
ingredienti
- 600g di germogli di ortica
- 2 cucchiai di amido di mays
- acqua circa 2 litri
- 1 cucchiaio di olio
- aglio
- sale
- peperoncino fresco
- pepe di Sichuan
- semi di ortica (facoltativo)
Preparazione
Dopo aver pulito i germogli di ortica lavarli bene, scolare e farli leggermente asciugare su di un canovaccio.
Nel frattempo portare a bollore l’acqua leggermente salata e con un cucchiaio di olio.
Con un po’ di amido di mays infarinare l’ortica e quando l’acqua arriva a bollore, unire l’amido precedentemente sciolto in poca acqua e poi immergere i germogli , appena riprende il bollore, coprire con un coperchio e lasciar cuocere su fuoco medio.
A parte, in un mortaio, ridurre in pasta il peperoncino, con il sale, il pepe di Sichuan e lo spicchio di aglio.
Aggiungere la pasta alla pentola in ebollizione e proseguire la cottura fino a raggiunger una consistenza cremosa.
Prima di servire la zuppa,se lo desiderate, frullate il tutto sino ad avere un composto denso e cremoso, condire con un filo d’olio e semi di ortica essiccati.
Questa ricetta è per l’iniziativa ABC un mondo di ingredienti è la volta della lettera O ed ho scelto l’ Ortica.