“Ricordate amici, quel che vi dico: Tom era qui prima del fiume e degli alberi; Tom ricorda la prima goccia di pioggia e la prima ghianda. Egli tracciò i sentieri prima della Gente Alta, e vide arrivata la Gente Piccola. Era qui prima dei Re, delle tombe e degli Spettri dei Tumuli. Quando gli Elfi emigrarono a ovest, Tom era già qui, prima che i mari si curvassero; conobbe l’oscurità sotto le stelle quand’era innocua e senza paura. Prima che da Fuori giungesse l’Oscuro Signore”, a compiere uno scempio inumano ai Giardini del Casoncello.
L’Oscuro Signore è giunto, ma questa volta non tra le pagine de “Il Signore degli Anelli” di Tolkien, ma direttamente all’interno dei Giardini del Casoncello presso Loiano (BO). Una mano devastante, in pochi attimi, ha distrutto il mondo incantato di Boccador e Tom Bombadil, che qui vivono in carne e ossa, ovvero Maria Gabriella Buccioli e Lucio Filippucci.
Un giardino fantastico, ricco di biodiversità e piante rare, che ci ha messo quarant’anni, per diventare il gioiello botanico che è divenuto. Pochi giorni fa è stato ferito e aggredito profondamente, non da una tempesta, come avvenuto nel passato, ma per mano barbarica di una ditta di Perugia, che ha causato ingenti danni.
Uno scempio inumano.
Io che ho visto questo giardino più volte con i miei occhi, e che lo sostengo, insieme a tanti altri amici, sono rimasta sconvolta, e non voglio pensare a come si sentano oggi Gabriella e Lucio, nel vedere quello scempio che hanno fatto al Casoncello, “assaltatori di boschi” senza cuore e senza scrupoli. Normalmente quando “enti nazionali” devono fare dei lavori importanti, avvertono le persone prima di mandare “ditte esterne” a fare i lavori. Visto che qui siamo in una proprietà privata e c’è di mezzo una Fondazione.
Si, avete letto bene: Maria Gabriella Buccioli ha conferito a patrimonio la sua casa e i suoi giardini per dare vita alla FONDAZIONE GIARDINI DEL CASONCELLO costituita il 27 dicembre 2011 e riconosciuta ufficialmente come Ente Giuridico dalla Regione Emilia Romagna il 23 gennaio 2012. Ha voluto così consegnare il luogo che lei ha creato in tanti anni di lavoro e dedizione alla comunità perché possa continuare, anche per il futuro, a diffondere con il suo esempio concreto l’amore per la natura, il rispetto dell’ambiente, la cultura del paesaggio e l’arte del giardino, mettendo a disposizione di tutti il suo vasto e molteplice patrimonio botanico come mezzo d’ispirazione, godimento estetico e studio.
Questo è patrimonio di tutti, e ritrovarsi mani barbare, che scavalcano reti di proprietà privata, abbattendo piante, cespugli rari e arbusti fioriti a casaccio, non è un comportamento giustificabile, solo perché li hanno “mandati” a fare quel lavoro…
Hanno compiuto un vero scempio inumano ai Giardini del Casoncello.
Ci penseranno le autorità competenti a fare giustizia, ma anche noi che amiamo la natura, nel nostro piccolo, non dobbiamo permettere che questo scempio succeda di nuovo, ne ai Giardini del Casoncello, ne in altri luoghi. Sarà che io prima di essere una giornalista e una blogger, sono una giardiniera, e so quanta fatica e quanta costanza c’è dietro la crescita di una singola pianta. Quando vengono eseguiti questi lavori, la prima cosa da fare è contattare sempre i proprietari del luogo, e insieme valutare quali piante si possono “accorciare” e quelle da tutelare.
Le visite programmate nei prossimi mesi ai Giardini del Casoncello devono continuare: un modo per gridare che la bellezza salverà questo mondo, per aiutare moralmente Gabriella e Lucio, ma soprattutto per non darla vinta agli “Oscuri Signori” che feriscono brutalmente boschi e giardini, che si definiscono “paesaggisti”, ma poi fanno uno scempio come questo…
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