In rete spopolano, forse perchè sono semplici da fare e hanno quell’intrigante fascino delle ricette orientali. Sono i Gyoza, ravioli giapponesi ripieni di carne e verdura cotti alla piastra e sono l’icona culinaria di questi ultimi mesi. Tutti ne vanno pazzi.
Quindi non potevo non provare a farli!
Per la ricetta non ci sono problemi, sono semplici da fare e basta seguire una volta la video ricetta del simpaticissimo Chef Hiro per padroneggiarla.
Ho guardato più volte il video e alla fine mi sono cimentata con questo piatto gustoso e anche molto apprezzato in famiglia.
Per la ricetta originale guardate questo video:
Visto il video ho fatto i miei primi Gyoza, con qualche differenza dalla ricetta originale e qualcosa che migliorerò la prossima volta. Ma anche così sono venuti benissimo, tanto che a grande richiesta presto saranno replicati.
Ingredienti per i Gyoza
- 200g di farina 0
- 120g circa di acqua bollente secondo la farina che usate
- 100g di cavolo verza
- 1 cipollotto
- 80g di macinato di suino
- salsa di soia
- olio di sesamo (io ho usato l’olio di arachide perchè non avevo quello di sesamo, ma il risultato è stato buono)
- sakè (che non avevo e ho messo vino bianco)
- sale e pepe
Per il condimento dei gyoza:
- salsa di soia
- aceto di riso (io ho usato aceto di mele)
- olio piccante di sesamo (io l’ho omesso)
Preparazione dei miei Gyoza
Per prima cosa si prepara la pasta, si mette la farina in una ciotola e si versa a filo l’acqua bollente mescolando con un cucchiaio di legno.
Regolatevi non deve venire un impasto molle, mettete poca acqua mescolate, poi aggiungetene altra e mescolate finché l’impasto si compatta.
Poi passare l’impasto sul piano di lavoro e lavorare a mano a lungo finché non sarà liscio ed elastico.
Avvolgere nella pellicola da alimenti e mettere a riposare 30 minuti.
Intanto che il nostro impasto riposa tranquillamente passiamo alla preparazione del ripieno.
Si affettano le verdure finemente, volendo si potrebbe dare una passata veloce al mixer ma stando attenti a non ridurre tutto in poltiglia, ma io ho preferito fare a coltello.
Lo Chef Hiro mescola l’impasto a crudo ma visto che contiene maiale io preferisco dargli una scottata in padella prima, quindi metto l’olio di semi in padella col cipollotto e il cavolo verza, salo il giusto, aggiungo il maiale, sfumo col vino e un cucchiaio di salsa di soia. Faccio cuocere 3/4 minuti poi spengo e lascio raffreddare.
Preparare anche il condimento mescolando in una ciotola tre cucciai di salsa di soia e due di aceto di mele, se volete un filo d’olio piccante.
A questo punto siamo pronti per riprendere la pasta, un pezzetto per volta dividendola in palline da 10g da stendere a mano una per una.
Non preparatene troppe alla volta o la pasta si secca e poi non si chiudono bene; magari copritele con pellicola anche da già stese. Lo Chef Hiro dice di aiutarsi con della fecola per la stesura ma il mio impasto si gestiva bene anche così e non ne ho avuto bisogno.
Prendere un dischetto di pasta e riempirlo con un cucchiaio di impasto, piegarlo a metà creando una mezzaluna e pizzicare i bordi increspando la parte anteriore. Se cercate su youtube trovate una infinità di modi di chiudere dei ravioli, quindi optate per quella a voi più congeniale tanto non inficierà la bontà dei vostri gyoza ma solo il loro aspetto. Certo sarebbe bello riprodurli con l’aspetto originale, anche l’occhio vuole la sua parte.
Una volta riempiti tutti i ravioli (a me con le quantità indicate ne sono usciti 21) li disporrete in una padella larga antiaderente sul cui fondo avrete messo l’olio di sesamo o se come me non l’avete sostituite il sesamo con olio di semi e un goccio di salsa di soia.
Si accende un fuoco moderato e si lasciano friggere pochi secondi i ravioli, poi si aggiunge mezzo bicchiere di acqua e si copre lasciando cuocere a fuoco moderato fino a che non evaporerà tutta l’acqua e il fondo dei ravioli soffriggerà creando una gustosa crosticina.
A fine cottura i gyoza avranno una parte croccante e all’opposto una parte soffice.
A questo punto si ribalta su un piatto da portata tipo frittata e si servono con la salsa d’accompagnamento in cui vanno intinti prima di addentarli. GNAM.
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