Torno a scrivere sul blog, dopo un po’ di tempo, ma raccontandovi qualcosa di davvero speciale. Conoscete la Rosa di Paestum?
Se andate in Campania a vedere i celebri scavi, rimarrete abbagliati dalla sua bellezza e dal suo profumo. E ricordate, che Saffo scrive: se Zeus volesse donare un regno ai fiori, la rosa regnerebbe su tutti.
La Rosa di Paestum, la Damascena Bifera, era innestata su un rovo, per ottenere la seconda fioritura in autunno. I “Pestani” erano commercianti attivissimi, e la rosa veniva venduta tanto a Roma. I petali della Rosa di Paestum, molto profumati, venivano usati nell’antichità per creare profumi, e usati in cucina.
Questa rosa, la trovate intorno al Museo di Paestum, in piccole aiuole e nei vasi, anche se sarebbe bello che ne facessero delle belle aiuole intorno ai templi del parco archeologico: il Tempio di Hera chiamato la Basilica, il Tempio di Nettuno e il Tempio di Atena.
“Vidi Paestano gaudere rosaria cultu”, scriveva il poeta latino, (opera attribuita ad Ausonio), nel descrivere una passeggiata mattutina di Virgilio e paragona il roseto innanzi ai suoi occhi alle più famose rose di Paestum considerate una eccellenza del tempo.
Le rose di allora erano sul rosa, non erano ancora quelle rosse che oggi troviamo più frequentemente, ma di un profumo intensissimo.
Via Magna Grecia, 919 – 84047
Capaccio Paestum (SA)
Il Parco archeologico di Paestum (che comprende Museo e Area archeologica) è aperto tutti i giorni –tranne il 25 dicembre e il 1° gennaio – dalle 8:30 alle 19:30 (ultimo ingresso 18:50)
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