…. è da molto tempo che non scrivo sul blog, limitandomi a ripubblicare i piatti della tradizione o qualche nuovo post di cronaca del mondo cibo. Terminati gli stimoli ? Assolutamente no ! Il discorso e’ molto più ampio, non sono abituato a vivere in schemi precisi, a concetti preincartati e limitazioni varie. Ho migliaia di foto con post in sospeso, ma lo schema delle ricette con tanto di peso degli ingredienti l’ho sempre visto come una forzatura. Ma secondo voi tutte le casalinghe italiane o gli appassionati di cucina pesano gli ingredienti? Naturalmente no, il peso è sempre approssimativo. Questa ricetta la scrivo senza tanti schemi o procediemti particolare anche perchè il concetto di cucina è tutto incentrato sulla semplicità.
Quattrocento grammi di scialatielli li ho presi da Antonietta Golino titolare dell’omonimo Pastificio, poi in pescheria ho preso 4 totanetti medi e una chilata di cozze. Quante volte ti sarà capitato di non avere aglio a casa, indubbiamente una cosa gravissima, l’aglio come priorità da avere sempre in dispensa equivale ad una tachipirina. Il soffritto va fatto e questa volta ho safricato uno scalogno intero, messo lì in mezzo alla pentola a ballare. Ho accellerato sotto il fuoco e ho aggiunto i 4 totanetti che ho fatto soffriggere per 4-5 minuti, sempre a tutto gas. Il totano mi piace stracotto, la cottura prolungata lo rende unico. Ho aggiunto a questo punto una buatta di vetro di datterino giallo, quelli buoni, perchè ultimamente stanno buttando nella mischia sòle e cioè i pomodori gialli in buatta di ferro, skifosissimi, e l’acqua delle cozze che ho aperte in precedenza.
Ho lasciato asciugare quasi il tutto e ho spento senza aggiungere sale, perchè con la sapidità delle cozze bastava e avanzava. In acqua bollente salata ho calato gli scialatielli del Pastificio Golino. Tengo a dire che sor Antonietta ci tiene tantissimo alla qualità degli ingredienti, quindi usa il meglio delle farine in circolazione. L’ho lasciati sei sette minuti e poi l’ho fatti fare un giro nel condimento per altri due. Abbiamo già detto nei post precedenti che chi non fa riposare la pasta è un assassino, quindi quei due tre minuti di riposo ci stà tutto, un’ altra girata e via. Si prende il piatto, al centro gli scialatielli, sui lati toti e cozze e infine spolverata di pepe macinato al momento e prezzemolo. Alt…. non si può ancora mangiare, si corre in terrazzo per la foto, cercando di fare in fretta in modo da non mangiare il piatto freddo….. Che fatica….la vita da blogger!!!