Nella settimana di Pasqua, non poteva mancare una ricetta tipica della Liguria: i Carciofi all’Inferno, un semplicissimo contorno, adatto ad accompagnare le più disparate preparazioni di carne.
Un contorno leggero, cucinato con i carciofi di Albenga, perché privi di barba interna che le mie nonne da sempre preparano a Pasqua.
In casa però è sorto un dubbio amletico, scaturito leggendo la ricetta di questi carciofi su un vecchio testo di cucina genovese: noi li stufiamo in tegame, il libro suggerisce di utilizzare il forno.
Voi come li fate?
Ingredienti per 4 perone:
- 8 carciofi di Albenga
- un grosso ciuffo di prezzemolo
- 2 spicchi di aglio
- vino bianco q.b.
- olio extravergine d’oliva q.b.
- sale q.b.
Pulite i carciofi, eliminate le foglie dure più esterne, quindi tagliatene la cima; dovrete lasciarli molto alti, circa 6-7 cm di foglia, assicuratevi di togliere le più coriacee.
Eliminate i gambi, e tagliate piatto il fondo dei carciofi, così che possano rimanere in piedi in un tegame durante la cottura.
Lasciate tutto a bagno in abbondante acqua acidulata con il succo di un limone.
Tritate il prezzemolo finemente assieme agli spicchi d’aglio, mi raccomando eliminate l’anima a quest’ultimo.
Riprendete i carciofi e, a uno a uno, scavateli al centro con le mani e allargate le foglie più esterne. Riempiteli con abbondate trito di aglio e prezzemolo.
Prendete una casseruola e copritene il fondo con un filo d’olio extravergine d’oliva, aggiungete un centimetro d’acqua e mezzo bicchiere di vino bianco, quindi adagiate a testa all’insù i carciofi posizionandoli ben stretti in modo che rimangano in piedi.
Spolverizzate con un pizzico di sale e cuocete a fuoco medio per circa 15 – 20 minuti, fintanto che i carciofi saranno teneri e che l’acqua su fondo tutta assorbita.
Servite a piacere, caldi o freddi.