Dopo giorni isolata dal mondo (…causa neve: sì sì, proprio la neve) con interruzione della linea Adsl nella settimana di Natale (…evviva) finalmente riesco a scrivere! Avrei voluto farvi gli auguri come si deve, e regalarvi anche un’altra ricetta da mettere sotto l’albero, ma niente: il destino ha voluto così, in realtà pensavo di non riuscire neanche a scrivere questo ultimo post, ma per fortuna è tornata la connessione in tempo!
E allora vi dicevo: è arrivata finalmente la neve! L’ho aspettata così tanto e adesso è lì. Guardo fuori dalla finestra felice: svegliarsi e vedere tutto le colline innevate è stata proprio una bella sorpresa, adesso posso dire che sia arrivato davvero il Natale!
Quando mi è stato proposto di assaggiare il Toccasana Negro mi sono incuriosita, sopratutto leggendo tutta la storia che c’è dietro e anche perchè questa storia nasce proprio qui, in mezzo alle mie amate colline. Toccasana Negro nasce nel cuore del Piemonte, in una zona dell’astigiano situata tra le Langhe ed il Monferrato.
Appassionato di erbe aromatiche ed officinali fin dalla giovinezza, l’erborista Teodoro Negro ideò alla fine degli anni ’60 del secolo scorso un grande Amaro dalle proprietà digestive e rilassanti, battezzato poi “Toccasana” dai suoi stessi estimatori.
Teodoro Negro fu un personaggio unico, di cui praticamente tutti in questa zona del Piemonte hanno un ricordo personale. Dedicò tutta la sua vita allo studio delle erbe, e alla loro applicazione curativa. La sua fama divenne negli anni enorme, con persone che giungevano da ogni parte per avere da lui un rimedio per ogni malanno o esigenza, sicché a fianco della storica erboristeria fu poi costruito un opificio (dove tra l’altro un tempo si produceva il Toccasana) e finanche una foresteria.
Il Toccasana è un liquore alle erbe, che racchiude in una gradazione alcolica di 21 gradi tutti i profumi e gli aromi delle erbe con cui si ottiene. L’infuso infatti nasce dalla macerazione a freddo di 37 erbe, fiori,bacche e radici sia coltivate che selvatiche, ognuna con una sua particolare proprietà digestiva.
L’amaro Toccasana si può gustare in particolare in tre modi: liscio o con ghiaccio (il tradizionale fine pasto), caldo con limone (digestivo) e fresco, reinventato in chiave mixologist. Servito fresco con una foglia di salvia o menta come aperitivo. Ma indubbiamente i modi sono però tantissimi, e il Toccasana ben si presta ai classici della miscelazione. Il barman Stefano Armiento ha ideato una intera serie di cocktail basati sul Toccasana.
Questo è però il mio preferito!
Spesso alla fine di una cena in famiglia o tra amici la richiesta di un amaro è un piacevole pretesto per prolungare ancora un po’ la serata, un modo per rinviare le piccole e grandi preoccupazioni e rimanere in una sorta di bolla dove il tempo si ferma.
Sorseggiando un Toccasana si può gustare il tempo trascorso in compagnia o in totale relax!
Toccasana beer mix
10 ml di Succo di pompelmo rosa
30 ml di Toccasana
75 ml di birra bionda
9 ml di Boker’s Bitter
Crusta con mix di sale Maldon e sale nero delle Hawaii
Tecnica Build: Bagnare il bordo di un tumbler basso e fare la crusta di sale. Versare direttamente nel bicchiere su ghiaccio cristallino tutti gli ingredienti.
Vi auguro di passare un felice Natale, vi auguro di passare del buon tempo, con le persone che amate! A presto!
Daniela
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