L’unico fatto incontrovertibile, indiscutibile, assodato, accertato [bla, bla, bla] è che io non sopporto la gente monotematica. Mi tengo eh, ma mi ci vedrei bene a sbottare con un: cioè proprio nun te reggo, mi hai veramente triturata! Che poi, non so nemmeno da dove esca questa vena romanista/romanaccia che si palesa sovente, ma ne prendo felicemente atto. Si perché ad una certa, ad esempio, proprio così a caso eh, ai 30 anni tondi tondi e freschi freschi arrivi al punto di non ritorno: ti scopri stanca di assecondare sempre e vuoi solo tutelare te stessa. In sostanza, maturi. In sostanza, impari a volerti bene. In sostanza, metti in atto un po’ di sano egoismo. In sostanza, #machitesencu*a. Ecco, l’ho detto, o meglio, l’ho scritto. Sull’onda di questa insofferenza verso il grigiore di certa gente che non sa parlare di altro se non del proprio ego smisurato che traspare dai discorsi alla c***o sul proprio lavoro, mi concedo un’eccezione che, si sa, conferma sempre la regola. Dunque, in cucina mi tengo fedele ad una sola cosa: la pasta con la panna, e, considerando che la porzione di due sere fa non mi è bastata affatto, ho replicato. Questa volta, però, al posto delle noci, ho scelto i pistacchi salati. Oh, detto tra noi: tanto per restà sul leggerino… Via, poche storie: sono una convinta sostenitrice che la panna da cucina nella pasta sia il top del top. Spaghettoni, panna, pistacchi: monotematica si, ma solo in cucina e comunque non del tutto..
E sia, via, decido di mettere in primo piano la foto dell’ennesima forchettata: questa è la fame che chiama..