Nel Calendario del Cibo Italiano è stata inaugurata ieri la Settimana degli Avanzi.
Avete dato un’occhiata al bell’articolo di Cinzia Martellini Cortella?
Cliccando qui aprite direttamente la pagina sul sito AIFB.
Oggi, per contribuire anch’io alla Settimana degli Avanzi, vorrei proporvi una ricetta di qualche tempo fa. Si tratta di un primo piatto di ravioli, a forma di fagottino, che mi sono divertita a fare per la loro particolare forma e ai quali avevo pensato proprio per dare nuova vita agli avanzi del pasto della sera prima.
Chi frequenta le pagine del mio blog, sa bene quanto io adori la pasta fresca e soprattutto i ravioli. Ogni scusa è buona per farne sempre di nuovi… Penso anche che ravioli e tortelli siano uno degli esempi migliori per descrivere la cucina degli avanzi, nonché per riproporre in tavola pietanze avanzate dando loro una nuova forma e, spesso, anche un aspetto più appetitoso.
Di seguito vi ripropongo la ricetta e vi indico anche un paio di link per alleggerire il presente articolo.
Ingredienti per 4 persone
Per la pasta fresca:
- 150 gr. di farina di grano tenero tipo 0
- 50 gr. di farina di semola di grano duro rimacinata
- 2 uova o acqua in quantità sufficiente per formare un impasto liscio e omogeneo
Per il farro: clicca qui (per ricetta e procedimento)
Per la salsa di pomodoro: clicca qui (per ricetta e procedimento)
Mettiamo le mani in pasta
(tempo circa 1 ora):
Misceliamo le farine e le mettiamo sul piano di lavoro nella classica forma “a fontana”.
Rompiamo al centro 2 uova e cominciamo ad impastare, incorporando piano piano le farine dall’esterno verso l’interno, fino ad ottenere un bell’impasto liscio e omogeneo.
Possiamo anche decidere di impastare senza uova (io lo faccio spesso anche con queste farine). In questo caso dobbiamo versare al centro dell’acqua, poca alla volta, in quantità sufficiente per riuscire ad amalgamare il tutto e a formare un bel panetto liscio e omogeneo. Non vi indico una quantità precisa di acqua perchè ci sono delle variabili come l’umidità degli ingredienti, dell’aria, la temperatura, la capacità di assorbimento dell’acqua da parte della farina, pertanto regolatevi manualmente. L’importante è versarne poca alla volta.
Formiamo un panetto, lo copriamo con pellicola e lo lasciamo riposare almeno 30′.
Trascorso il tempo di riposo, cominciamo a stendere la pasta con il mattarello o con la macchinetta sfogliatrice (in questo caso arriviamo fino al livello 7).
Formiamo tante strisce di pasta e ritagliamo dei quadrati. La dimensione dei quadrati la scegliete in base al gusto. Più sono piccoli e più sono graziosi, ma anche più impegnativi da fare.
Mettiamo un pò di farcia al centro di ogni quadrato di pasta (fatta di farro condito con sugo di pomodoro alle erbe provenzali), poi con le mani raccogliamo i lembi di pasta verso il centro, in alto sopra il ripieno e stringiamo la pasta attorno al ripieno dando forma al nostro fagotto.
La sfoglia deve essere sottile perché altrimenti si formerebbe uno spessore troppo grosso proprio nel punto di stringimento del fagottino, con difficoltà in cottura e una fastidiosa consistenza durante la masticazione.
Io ho deciso di non frullare la farcia e ho preferito lasciare il farro così com’era. La farcia è molto morbida e dona una piacevole sensazione durante la masticazione. Spesso preparo farce ben frullate, mentre in altre occasioni mantengo la consistenza originale degli ingredienti utilizzati.
A questo punto siamo pronti per cuocere i fagottini. Io avevo precedentemente preparato un brodo di zucca e ho deciso di cuocerli nel brodo e servirli così. Sono molto delicati e leggeri.
Se non vi piace il brodo di zucca, potete sempre fare un brodo vegetale classico o anche un brodo di carne. In alternativa si possono servire conditi con una salsa, con burro, con un goccio di olio…
Ad ognuno il proprio gusto.