Ho ricevuto questa ricetta da un nostro affezionato lettore che preferisce rimanere anonimo. L’ho letta e devo dire che mi è parsa talmente simpatica che ho deciso di postarla così come è stata scritta, in tutto e per tutto. Giudicatela voi:
Doverosa premessa: La ricetta seguente si discosta dal consueto metodo espositivo presente nel blog, perché non troverete indicazioni precise di quantità o tempi. Tutto è un po’ lasciato all’occhio della persona che sarà davanti i fornelli a preparare questo lauto pasto. Inoltre questa non ha la pretesa di essere “la ricetta” perché negli incomparabili film della coppia Bud&Terence nessuno si è giustamente preso la briga di snocciolare una versione ufficiale della pietanza. Quindi dopo una full immersion tra Trinità, Botte di Natale e altri cult, nonché dopo accurate verifiche tra altri appassionati del settore (tra i quali io, modestamente, mi annovero) ecco declinata la mia interpretazione dei fantastici, favolosi e, sia chiaro, buonissimi fagioli alla Bud Spencer!
________________ Ingredienti per 2 persone ________________
Aglio, Cipolla, Sedano q.b.
Polpa di pomodoro q.b.
Salsiccia q.b.
Peperoncino a gusto proprio q.b.
Venerabilissimi fagioli borlotti q.b.
Un pizzico di sale
________________ Procedimento ________________
Iniziamo con il tagliare un po’ di cipolla ed uno spicchio d’aglio. Ovviamente già questi elementi solo “a gusto”, perché Bud e gli altri pionieri del West non seguivano un ricettario ma andavano giustamente a palato. Facciamoli soffriggere in una padella con un po’ d’olio. Già ma che padella? Purtroppo sono sprovvisto di padelle in rame o in alluminio, assolutamente vietate le padelle in ceramica o i wok, ripiego su una bella padellona rivestita di teflon. Va bene anche quella cosiddetta in pietra. Mettiamo il tutto a cuocere su un fuoco dolce. Ricordiamoci infatti che Bud cuoceva i suoi fagioli in uno scoppiettante fuoco di legna, a temperature più basse di una cucina moderna alimentata a metano. Quindi, non so se abbiate piani ad induzione o in vetro ceramica ma, ovviamente se possibile, vi suggerisco il fuoco piccolo di una normale cucina a gas.
Il tempo di mettere su la padella e iniziate a tagliare a piccoli pezzi un po’ di sedano da inserire altresì nel soffritto. Ricordate che il sedano non perde di consistenza, quindi tagliatelo delle dimensioni che poi ritroverete effettivamente nella pietanza finale: il sedano non si “scioglie” e dà anche consistenza al boccone. A questo punto, quando la cipolla si sarà imbiondita, mettete una generosa quantità di polpa di pomodoro. Capisco che anche in questa circostanza la questione sia soggettiva, personalmente ho inserito la quantità di un’intera “lattina” di polpa.
Giriamo il tutto con… già, con cosa? Volete utilizzare una bella paletta in silicone ultra igienizzata? Eh, no. Non so in che modo ma sono sicuro che il risultato ne verrebbe sicuramente penalizzato. Per mescolare e amalgamare adeguatamente tutti gli ingredienti, serve un bellissimo cucchiaione di legno, di quelli retrò, possibilmente. Con manico lungo per girare il tutto senza pericolo di scottarsi.
Bene bene bene, siamo già a buon punto. Adesso può essere inserita un po’ di salsiccia precedentemente privata del suo budello e fatta a pezzi grossolani. I profumi del nostro preparato iniziano a farsi sentire prepotentemente ma ancora manca l’aggiunta dei nostri “venerabilissimi” fagioli borlotti. Ma sono sicuro che non serva ricordarlo. A questo punto, invece, inseriamo un pezzo di peperoncino. Personalmente ho inserito quello in foto, tutto, compreso dei semi che sono poi la parte più piccante. Mettiamogli anche un pizzico di sale.
Ed ecco che infine ci tocca eseguire il gesto che ci fa immergere nel vecchio West e ci fa ritrovare con la nostra immaginazione tra i canyon dell’Arizona, subito dopo essere scampati ad un’imboscata dei nativi americani tra le strette gole di un fiume ormai prosciugato: apriamo la nostra latta di fagioli borlotti già lessati, la scoliamo completamente e ne riversiamo il contenuto residuo nella nostra padellona. Certo avremmo potuto acquistare dei fagioli da mettere in acqua la sera prima per poi cuocerli al momento ma, mia opinione personale, sono ragionevolmente sicuro che non fosse questo il metodo maggiormente in uso all’epoca. Quindi vada per la latta di fagioli lessati. Continuiamo a girare il tutto con il nostro fido cucchiaio in legno e alla fine avremo qualcosa di molto simile al nostro piatto finito. Ovviamente più cuocerà, più il “sughetto” si restringerà e meno possibilità avremo di fare le nostre vorticose scarpette di pane. Quindi diciamo che non appena la consistenza raggiunta sarà quella desiderata, non appena gli ingredienti saranno tutti ben amalgamati e cotti, ecco che potremo spegnere il fuoco e goderci il frutto del nostro lavoro culinario.
________________ Consigli per la mise en place ________________
Che dite, cerchiamo un piatto molto bello e particolare dove mettere i nostri fagioli? Oppure li mettiamo in una zuppiera per poi permettere ai nostri eventuali commensali di prenderne una porzione? Attenzione a come avete risposto a queste domande, perché l’unico modo per mangiare i fagioli alla Bud Spencer è direttamente dalla padella! Con un unico “cucchiaio”, rappresentato da pezzi di pane staccati a mano da un rimacinato da mezzo chilo comprato all’uopo. E da bere? Vino. Rosso ovviamente. Noi abbiamo consumato l’intero padellone in due e, credetemi, alla fine ci mancava il filo d’erba in bocca, il cappello davanti agli occhi e le mani incrociate dietro la testa a riposare sdraiati all’ombra di un cavallo, per sentirci parte integrante del vecchio West. Grazie a Bud e Terence per questa ispirazione.
Buon appetito!!!!!
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