Oggi il Calendario del Cibo Italiano festeggia la giornata degli spatzle, quei deliziosi gnocchetti tirolesi tutti diversi uno dall’altro, ma che sono accomunati dalla forma allungata e un poco schiacciata.
Sono molto versatili, vengono conditi in tanti modi diversi e anche come ingredienti possono variare, essere a base di spinaci o semplici, solo uova e farina, oppure anche con farina di grano saraceno.
Inoltre sono serviti quasi sempre come primo piatto in Alto Adige, ma a volte fungono da contorno o meglio vengono serviti al posto del pane in secondi piatti a base di carne con intingoli saporiti.
Ma passiamo alla mia ricetta, una mia elaborazione tratta da libro di Anneliese Kompascher, La cucina delle Dolomiti, acquistato tanti anni fa in Val Pusteria e utilizzato molto spesso proprio per l’amore che ho per la loro gastronomia.
Ecco la ricetta…
Ingredienti per 4 persone
150g di farina di grano saraceno
150g di farina di grano tenero 00
2 uova intere
130ml di acqua
sale
80 g di speck affettato
150ml di panna da cucina
Preparare l’impasto degli spatzle: con una frusta amalgamare le farine con le uova, salare e poi aggiungere lentamente l’acqua, fino ad ottenere un composto colloso. Far riposare 30 minuti.
Intanto in una padella ben calda, mettere le fette di speck a tostare, in modo che risulti ben croccante.
Non appena formano la crosticina toglierle dalla padella e posizionarle su carta da cucina in modo che si asciughino dai grassi.
Far bollire 2 litri di acqua leggermente salata, raggiunto il bollore colare i gnocchetti con l’attrezzo apposito.
Non appena vengono a galla, scolarli con la schiumarola.
Nel frattempo in una padella scaldare la panna, aggiungere lo speck dopo averlo tagliato a tocchetti (tenerne da parte qualche fetta da posizionare in superficie prima di portare in tavola).
Quando gli spatzle saranno cotti passarli velocemente nella padella con panna e speck e spadellarli in mdo da condirli al meglio.
Servirli ben caldi, decorando la superficie con qualche pezzetto di speck tenuto da parte e a piacere un trito di erba cipollina o prezzemolo.
Questa ricetta partecipa al Calendario del Cibo Italiano