Questa è una delle ricette che mi ricordano mio nonno Renato: andava matto per le seppie in umido e io continuo a proporle in famiglia, sempre con grande successo.
Il segreto di questo piatto è la cottura: le seppie in umido vanno cotte a fuoco bassissimo, vanno fatte appena sobbollire, per tanto tempo, qualche ora se possibile.
Il risultato è un piatto strepitoso: le seppie diventeranno tenere come il burro, come si dice dalle mie parti, ed è assolutamente necessario prevedere una bella pagnottona di pane da “tocciare” nel sugo per fare la scarpetta.
Cucino spesso questo piatto durante l’anno ed è uno dei piatti che metto in tavola ogni anno per la Vigilia di Natale.
INGREDIENTI (per 6 persone)
- seppie 1 kg
- piselli freschi o surgelati 400 g
- salsa di pomodoro 400 g
- olio extravergine d’oliva
- sale
- pepe
PROCEDIMENTO
Pulire e seppie, togliendo becco, occhi, osso, sacchetto d’inchiostro (che si può tenere da parte per fare la pasta al nero di seppia) e pasto: sciacquarle velocemente sotto acqua corrente.
Mettere quattro cucchiai di olio in un tegame di coccio e rosolarvi leggermente le seppie: appena sono diventate bianche si possono aggiungere i piselli, la salsa di pomodoro, una presa di sale grosso e due bicchieri d’acqua.
Abbassare la fiamma al minimo e cuocere per circa due ore, aggiungendo un po’ d’acqua solo se si asciugano troppo.
A fine cottura deve risultare un sugo denso e corposo, i piselli devono essere morbidi e le seppie tenerissime.
Regolare di sale e pepe, spegnere e far intiepidire.
Servire direttamente dentro il tegame di coccio, accompagnando con una bella pagnotta di pane tipo ciabatta o toscano.
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