Quando comincia e finisce l’estate. Anicini Sardi

anicini sardi @monsieurtatin.blogspot.it

Da piccino, l’estate cominciava rigorosamente l’8 Giugno e finiva l’8 Settembre.
Il rituale estivo prevedeva sempre un viaggio aereo (con tanto di hostess che mi foraggiava di caramelle) esattamente il giorno dopo l’ultimo trillo di campanella che annunciava la fine delle lezioni.
Le giornate erano scandite dalle trasferte all’orto di campagna, dai pomeriggi al mare, e dalle urla tutte italiane: “esci dall’acqua che hai le grinze alle dita!”.
Per tanti anni una cosa è rimasta immutabile: la colazione della nonna.
Dalla cucina, fin su nella camera, profumo di caffelatte e di anice erano la mia tarda sveglia mattutina.
E che sveglia.
E che biscotti.
E che profumo!

Anicini Sardi
Dosi per circa 1 kg di biscotti:
500g di farina di grano duro
250g di zucchero semolato
200g di uova (poco meno di 4 uova medie)
25g di olio di semi
30g di semi di anice
40ml di liquore Villacidro Bianco (o altro liquore all’anice)
10g di baking
Per la finitura:
q.b. Zucchero semolato
q.b. liquore Villacidro (o altro liquore all’anice)
Procedimento:

Sbattete le uova con lo zucchero, aggiungete a filo l’olio di semi, l’anice, la farina setacciata col lievito e da ultimo il liquore, cercando di dosarne la quantità in modo da ottenere un impasto morbido ma lavorabile.
Ungetevi le mani con un po’ di olio di semi e formate con l’impasto 3-4 pani allungati, che cuocerete in forno a 190 °C per circa 30 minuti o comunque finché non saranno dorati in superficie e all’interno risulteranno asciutti alla “prova stecchino”.
Una volta cotti, mentre i pani sono ancora caldi, spruzzateli leggermente di liquore e cospargeteli di zucchero semolato.
Prelevate ora delle fette spesse circa 2,5 cm, disponetele sulla placca e tostatele in forno caldo a 200°C per pochi minuti affinché diventino dorate e croccanti.

anicini sardi @monsieurtatin.blogspot.it
Anicini Sardi

Il sig. Tatin consiglia:

Gli anicini sono dolci rustici, perfetti per accompagnare il caffè o un the caldo al limone.
Se non vi piace il sapore dell’anice, non modificate la ricetta perché il risultato sarebbe assai deludente: cambiate biscotti!
Il Villacidro Bianco è un liquore tipico sardo, che si produce nella zona del paese di omonimo ed ha un’aroma prettamente di anice. Esiste anche nella variante Villacidro Giallo, che ha invece un sentore più forte di zafferano. Se non lo nei vostri mercati, potete optare per la Sambuca o ancora meglio per l’Ouzo greco, che si avvicina maggiormente alla gradazione alcolica del liquore sardo.
L’uso di cospargere i pani, vi aiuterà a fare aderire meglio lo zucchero semolato. Attenzione a non inzupparli, però: devono essere semplicemente inumiditi.
I biscotti si conservano al riparo dall’umidità in scatole di latta o a chiusura ermetica, anche per oltre 30 giorni.

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