Non dico l’estate, ma la primavera quest’anno arriverà mai??!!
Anche stamattina ci siamo alzati e le enormi pozze d’acqua ci hanno dimostrato che stanotte deve aver piovuto non poco. Siamo a maggio e io non sono ancora riuscita a liberarmi dei maglioni pesanti dall’armadio.
E non mi viene nemmeno voglia di iniziare a preparare cibi prettamente estivi. Preferisco ancora dedicarmi a preparazioni che prevedono l’uso del forno o delle belle fritture. Come ad esempio le polpette fritte di tonno e patate.
Una sfiziosa variante delle classiche polpette di carne che può essere servita sia come secondo piatto accompagnate da una bella insalata, che come aperitivo o antipasto, o durate un buffet.
Sia tiepide che bollenti appena uscite dall’olio, vedrete che andranno a ruba soprattutto se avete bambini a tavola.
Naturalmente, se volete una versione diciamo più light, potete scegliere di cuocerle in forno: a 180 gradi per una ventina di minuti dovrebbe bastare.
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Difficoltà:
Media -
Preparazione:
60 minuti -
Cottura:
30 minuti -
Porzioni:
Circa 20 polpette -
Costo:
Medio
Ingredienti
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500 g Patate
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240 g Tonno sott’olio
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2 Uova
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1 ciuffo Prezzemolo
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Pangrattato
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Sale
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Pepe
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Aglio (in polvere)
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Olio di semi di girasole (per la frittura)
Preparazione
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Iniziare lessando le patate sbucciate in abbondante acqua bollente salata. Quando si saranno ammorbidite, scolarle, schiacciarle con l’aiuto di uno schiacciapatate e lasciarle intiepidire.
Una volta fredde, aggiungere il tonno che avremo precedentemente scolato dall’olio presente nella scatoletta, il prezzemolo lavato e finemente tritato, un pizzico di aglio in polvere, sale e pepe, un uovo e due o tre cucchiai di pangrattato.
Impastare in modo vigoroso fino ad ottenere un impasto piuttosto compatto.
Formare a questo punto delle polpette non più grandi di una noce, posizionarle su un vassoio e lasciarle riposare in frigorifero per una mezz’oretta in modo che si rassodino ulteriormente.
Trascorso il tempo necessario passare alla panatura: passare le polpette prima nell’uovo e poi nel pangrattato.
Friggerle in abbondante olio bollente, poche alla volta, fino a che non risultino dorate, poi scolarle e asciugarle su carta assorbente.