La vita non è quella che si è vissuta
ma quella che si ricorda
e come la si ricorda
per raccontarla.
(Gabriel García Márquez)
La scorsa settimana sono andata insieme a mia madre a trovare una coppia di anziani parenti. Lei una dolce vecchietta simpatica e chiacchierona, lui un ex burbero che l’età ha addolcito, entrambi con tanta voglia di raccontare le loro “antiche gesta”. Mentre raccontavano, mi sono soffermata a pensare come alcuni ricordi con l’età vengano inconsciamente edulcorati e modificati. Mi è tornato in mente un libro di psicologia che lessi un pò di tempo fa, in cui veniva spiegato come la nostra mente è una specie di imbuto dove scorre un liquido formato da stimoli acustici, olfattivi e tattili. Gli stimoli arrivano in un primo scomparto, cioè nella memoria a breve termine, su cento cose che entrano solo un quarto vengono “filtrate” per rimanere nella memoria a lungo termine. Questo perché immagazziniamo solo ciò che ci interessa. In più la memoria a breve termine viene influenzata dall’emotività, quindi spesso nella memoria a lungo termine, vengono “catalogati” ricordi ed esperienze non come copia esatta della realtà, ma come sue rielaborazioni ed interpretazioni. Praticamente ricordiamo ciò che vogliamo, come più ci piace. Riflettendo, mi sono resa conto che l’avanzare dell’età sicuramente amplifica questa “manipolazione del ricordo”, ma di fatto è una pratica usata inconsciamente da tutti noi ad ogni età. In fin dei conti, la vita di ognuno di noi è come un lungo viaggio e come per ogni viaggio preferiamo tenerci stretti solo i ricordi più belli. Come diceva un saggio uomo: Il ricordo è il momento privilegiato attraverso il quale una vita viene evocata e torna ad abitare il cuore di chi ne fa memoria.
Ingredienti
3 uova bio
200 gr di zucchero semolato
200 gr di ricotta di pecora
50 ml di olio evo
250 gr di farina 00
1 cucchiaino di miele di acacia
1 bustina di lievito per dolci
60 gr di cioccolato fondente
inoltre
zucchero a velo
Procedimento
Per la buona riuscita di questo semplice dolce tutti gli ingredienti devono essere a temperatura ambiente, Quindi, almeno trenta minuti prima di iniziare, tirate fuori dal frigorifero le uova e la ricotta. Setacciate le farine con il lievito, tagliate il cioccolato a coltello e mescolate la ricotta con il miele. In una ciotola, con l’ausilio delle fruste elettriche, montate le uova con lo zucchero per circa cinque minuti o fino a quando non avranno raddoppiato il loro volume e saranno diventate una bella massa chiara e spumosa. A questo punto, sempre montando, aggiungete l’olio a filo e non appena sarà stato bene assorbito dal composto, riducete la velocità delle fruste ed incorporate un paio di cucchiai di farina, mescolate e poi aggiungete un cucchiaio di ricotta e continuate a lavorare per qualche minuto. Proseguite con questa alternanza ricotta/farina, montando il composto dopo ogni aggiunta. Una volta finita di incorporare la ricotta, proseguite con la farina rimanente, sempre a velocità bassa. Ottenuto un bel impasto cremoso, eliminate le fruste elettriche e aggiungete la cioccolata tritata, amalgamandola delicatamente con l’ausilio di una spatola in silicone. Trasferite il composto in uno stampo da plumcake, precedentemente foderato con carta forno ben inumidita e strizzata, infornate a 180° in modalità statica per circa 50 minuti. Una volta pronto, lasciate raffreddare su una gratella per dolci e servite spolverizzato di zucchero a velo. Si conserva per due/tre giorni perfettamente sotto la classica campana di vetro.
Buon appetito!
Buona vita
e alla prossima ricetta!