Patate e peperoni alla poverella

Patate e peperoni alla poverella nel piatto

Patate e peperoni alla poverella sono un piatto nato anticamente dall’essenzialità contadina campana e che conquista anche i palati più moderni per la sua profumata e appetitosa genuinità e il calore dei ricordi che evoca.

Diffusa pure in altre regioni meridionali con diverse varianti, questa semplice prelibatezza, che i napoletani gustano sia in estate che a Natale, fa parte di quella che chiamiamo “cucina povera”, ma che, in realtà, è “cucina di sapienza”, capace di trasformare pochi e umili ingredienti in qualcosa di appagante e saziante.

Facile e veloce a farsi e irresistibile nel suo “minimalismo”, il rustico miscuglio di patate, peperoni, olive e olio è consumato prevalentemente come contorno in accompagnamento a carni, pesce, uova e formaggi.

Aspetto della crosta e della mollica del pane cafone

Tuttavia può pure costituire una pietanza o un antipasto (proprio come i peperoni ripieni estivi e le crocchette di patate con la mortadella) da servire con fette di pane cafone o di pane casereccio in modo che i commensali possano fare la scarpetta nel suo delizioso sughetto.

Per di più, essendo gluten free e privo di latticini e di altri ingredienti di origine animale al pari delle melanzane alla mediterranea, è anche adatto agli intolleranti al glutine e al lattosio nonché ai vegani e, quindi, può essere tranquillamente servito ad ospiti di cui non si conoscono gusti ed esigenze alimentari.

Preparazione di patate e peperoni alla poverella secondo la ricetta napoletana

Esecuzione della ricetta: facile

Tempo occorrente: 10 minuti +20 minuti di cottura

Costo: basso

Ingredienti per 4 persone
1 kg di patate a pasta gialla
1 kg di peperoni gialli, verdi e rossi
1 cipolla
1 spicchio di aglio
80 g di olive nere
3-4 cucchiai di prezzemolo tritato
peperoncino q.b (facoltativo)
olio extravergine di oliva q.b
sale q.b

Procedimento

Per prima cosa, pela le patate, sciacquale, scolale e tagliale a tocchetti tutti uguali.

Sbianchiscile per 3-4 minuti in acqua bollente salata e poi disponile, senza ammassarle, su fogli di carta da cucina che assorbano l’umidità in eccesso.

Togli il picciolo ai peperoni, dividili a metà, rimuovine i semini e le parti bianche filamentose interne, lavali, asciugali e tagliali a listarelle della stessa dimensione.

Monda la cipolla della pelle e delle due estremità, affettala sottilmente e mettila in una grossa padella antiaderente dai bordi alti assieme allo spicchio di aglio sbucciato e lasciato intero.

Aggiungi un giro abbondante di olio EVO e fai imbiondire aglio e cipolle a fiamma bassa e mescolando spesso con il cucchiaio di legno.

Non appena lo spicchio di aglio avrà assunto un leggero colore dorato, eliminalo; unisci, quindi, i peperoni e falli insaporire per qualche minuto a fiamma media e rimestando spesso.

Poi copri con il coperchio, abbassa il fuoco e continua a cuocere per 10-15 minuti, mescolando di tanto in tanto.

Quando i peperoni avranno assunto una consistenza “molto al dente”, aggiungi le patate sbollentate e, se vuoi, il peperoncino.

Prosegui la cottura per ulteriori 10 minuti, bagnando con poca acqua bollente solo se è necessario, continuando a mescolare di sovente e unendo le olive alla padella negli ultimi 2 minuti.

Dopodiché spegni il fuoco, regola di sale il mix di patate e peperoni alla poverella, spolveralo generosamente con il prezzemolo tritato e mescolalo.

Lascialo riposare almeno 5 minuti affinché si insaporisca a dovere e, infine, servilo in tavola caldo, tiepido o freddo a seconda delle tue preferenze e della stagione.

Consigli per la perfetta riuscita del piatto rustico contadino

Per poter ottenere un risultato perfetto, è importante usare ingredienti di prima qualità, impiegare patate a pasta gialla che non tendano a sfaldarsi e sbollentarle prima di aggiungerle ai peperoni in cottura.

Infatti, solitamente i peperoni cuociono prima delle patate e, se non le si sbianchisse per qualche minuto, si rischierebbe di ritrovarsi con i primi mollicci e le seconde ancora crude.

È ugualmente importante aggiungere il sale solo alla fine, perché, se lo si mettesse durante la cottura, i peperoni rilascerebbero troppa acqua di vegetazione e, di conseguenza, si creerebbe l’ “effetto bollito”.

Inoltre, sebbene sia possibile usare peperoni di un solo colore, è consigliabile utilizzarne almeno 1 verde, 1 rosso e 1 giallo per fare in modo che il piatto sia più invitante visivamente e per conferirgli quella diversità di gusti e consistenze che lo rendono unico.

 

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