Oggi ricorre la giornata mondiale di Sua Maestà il Pane e anche il Calendario del Cibo Italiano dell’Associazione Italiana Food Blogger dedica una giornata a Sua Signoria.
Io ho pensato di partecipare ai festeggiamenti di corte con un pane italiano, il Pane Siciliano, che ho preparato seguendo la ricetta del grande maestro Piergiorgio Giorilli, tratta dal libro “Pane: un’arte, una tecnologia”.
Avrei potuto pescare ad occhi chiusi nel pozzo dei tanti pani di questo blog… questa festa di oggi la sento un pò mia. Chi conosce bene il mio blog infatti, sa quanto spazio io dedichi al re dei re.
Prima di andare a mettere le mani in pasta, seguendo la ricetta del maestro Giorilli, vi ricordo di leggere l’articolo di oggi sul sito AIFB dell’ambasciatrice Sonia Nieri Turini
Vi aspettiamo a corte!
Ingredienti
Procedimento:
- Impastiamo tutti gli ingredienti, ma aggiungendo il sale verso la fine. Possiamo impastare a mano oppure con la planetaria, utilizzando il gancio.
- Lasciamo riposare il panetto in un mastello per circa 45/50 minuti, a temperatura ambiente.
- Facciamo le pezzature tagliando pezzi del peso che desideriamo.
- Formiamo dei filoni con le mani e bagniamo leggermente con un pennello la superficie superiore del pane, in modo da fare aderire per bene dei semi di sesamo.
- Mettiamo a lievitare alla temperatura ideale di 27 °C con 80% di U.R.
- A lievitazione terminata, pratichiamo due tagli trasversali su ogni pane e preriscaldiamo il forno.
- Cuociamo a 220°C senza vapore e apriamo il tiraggio durante gli ultimi 10 minuti di cottura.
Curiosità:
cos’è il trasudamento?
E’ l’insieme delle reazioni del pane successivamente allo sfornamento e fino al suo raffreddamento.
Il pane perde acqua e perde anche parte del suo peso (circa il 2-5%) ed è importante che il vapore evapori nell’ambiente senza bagnare il prodotto.
La cosa migliore per far raffreddare il pane è metterlo in ampi cesti o su una gratella, ma non deve assolutamente essere messo in sacchetti di plastica prima che si sia completamente raffreddato.