Non chiamatelo semplicemente cornetto: classificazioni e differenze

Si fa presto a dire: “stamattina faccio colazione con cappuccino e cornetto
Molte volte (quasi sempre) si confonde una brioche con un croissant e viceversa.

MADORNALE ERRORE 
Ti confesso che mi è capitato di conoscere pasticceri che non sapevano la differenza tra un croissant ed un cornetto quindi non disperare, leggi l’articolo e ne saprai di più

Prima di passare al dettaglio i tre tipi di “cornetto” (preparazione dolciaria a forma di mezza luna) ecco una schema che permette di confrontarli in base agli ingredienti.
Ecco ora una leggera analisi sui tre tipi di “cornetto“:

Cornetto classico
Quasi tutti sono concordi con l’affermare che il cornetto è la versione italiana del croissant.
La ricetta è bilanciata in maniera molto diversa da quella del classico croissant ed all’interno dell’impasto sono presenti le uova. La ricetta ricorda quella della pasta brioche ma con le opportune modifiche. Le migliori pasticcerie hanno ricette uniche e personalizzate.

 

 

Gli ingredienti sono: farina, burro, miele, uova, aromi (quasi sempre vaniglia o buccia di arancia), sale, zucchero, lievito. Lo si trova in tutti i bar e pasticcerie d’Italia ma sono pochi quelli che vendono prodotti freschi. Purtroppo l’industria dei surgelati ha pian piano quasi monopolizzato questa produzione dolciaria.

Croissant 
I maestri del petite déjeuner (i francesi) sono ovviamente i creatori del croissant.

E ci tengo a precisare subito:  
il croissant è fatto senza uova! 

Non ha un gusto preciso se non per il sapore di burro (che deve essere BURRO e non margarina);  il gusto è quindi quasi neutro. E gli amatori del croissant lo gustano così, al naturale, senza nessun tipo di farcitura (nessuna crema, nessuna confettura, nessuna marmellata).

Questa preparazione dolciaria appartiene alla categoria dei dolci delle “viennoiserie” ovvero esercizi commerciali austriaci che preparano esclusivamente  dolci da forno; da distinguere dalle “patisserie” che sono invece le pasticcerie che realizzano invece tutto (prodotti da forno, creme, Glass.  etc.  etc) .
Con il termine “viennoiserie” in pasticceria si identificano i dolci da forno come i croissant, i bignè, le tarte tatin e tutti i tipi di pane dolce.
A me invece il croissant piace con la farcitura perchè questo tipo di impasto permette, a mio avviso,  di esaltare il sapore del ripieno (crema, cioccolato oppure nelle versioni salate con spuma di salmone o ricotta, ad esempio).
 

Gli ingredienti sono: farina, burro, sale, acqua, zucchero, lievito. Per i più attenti è evidente che si tratta degli ingredienti della pasta sfoglia, ed in effetti in molti fanno i croissant con la pasta sfoglia. Altri invece preferiscono seguire le ricette dei grandi pasticceri francesi e variare le dosi aggiungendo latte in polvere.

A differenza del cornetto all’italiana il croissant è sempre croccante e friabile (i francesi usano il termine “croustillant”)
Ed a differenza del cornetto italiano non lo troviamo dappertutto.


Cornetto ischitano \ Cornetto Ape
Il cornetto ischitano è la perfetta fusione tra il croissant ed il cornetto all’italiana.
Si parte dalla pasta sfoglia per poi aggiungere l’impasto brioche. Risulta quindi leggero e con più gusto. Normalmente viene farcito come il cornetto italiano classico (con creme, confetture e marmellate).
Il suo aspetto ricorda il corpo di un’ape e quindi qualcuno chiama questa preparazione dolciaria: “cornetto Ape“.l

Ultimamente qui a Napoli si trova molto facilmente, ovviamente nei migliori bar (secondo il migliore è quello firmato ZIO ROCCO Ischitano Doc). 
Anche la farcitura a volte è molto fantasiosa: pere e grappa, fragola e miele, al caramello, rum e cioccolato, crema al caffè.

E tu?
Come fai colazione la mattina?

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