Questo sabato non vi parlerò di un romanzo ma di un libro di ricette della mia tradizione, un ricettario che sprigiona il profumo dello zucchero che caramella in vecchi tegami sulle stufe.
Troverete ricette antiche riportate in maniera fedele alle originali, infatti la nomenclatura, i dosaggi, i metodi sono molto datati e in alcuni casi, rimane difficile riuscire a seguire queste indicazioni senza adattarle alle nostre cucine moderne, ma potrete scoprire gli ingredienti esatti dei dolci più conosciuti piemontesi e scoprire preparazioni più rare e dimenticate come per la ricetta che ho scelto io da replicare per voi, il bunet alle castagne.
Il bunet è forse il dessert piemontese più noto in Italia, non sapevo che ne esistesse anche una versione senza uova con farina di castagne, quindi ho subito voluto provarlo. Ho dovuto adattare leggermente la ricetta originale che trovate nel libro ma il sapore ottenuto mi ha catapultato subito nel passato. Un dessert al cucchiaio poco dolce, come tutti i dolci antichi visto che lo zucchero era un lusso.
Non saltate assolutamente di leggere l’introduzione perché vi darà delle nozioni storiche molto interessanti che vi faranno apprezzare maggiormente la raccolta.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
- 180 g di farina di castagne ( nel libro sono indicati 300 g)
- 2 bicchieri (500 ml) di latte intero
- 1 bicchiere di acqua
- 60 g di cacao amaro
- 2 cucchiai di zucchero
- 30 g di burro
- 2 cucchiai di zucchero per caramellare la superficie
Versate lo zucchero rimanente all’interno di uno stampo da budino in metallo e poi metterlo in forno mentre lo prendi scaldate a 180 gradi. In questo modo otterrete il caramello che farà da topping al dolce.Versate il composto di castagne nella teglia calda e infornate per circa 30 minuti.
Vi consiglio di accompagnare il bunet con un filo di miele di castagno e qualche fettina di mela o pera.
Questo ricettario è edito da L’Artistica Editrice
I dolci e le confetture piemontesi |
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Oltre duecento ricette tratte dalla grande tradizione gastronomica piemontese, utili ai professionisti e ideali per il lettore che si vuole divertire nella preparazione di dolci, biscotti, praline, liquori, marmellate, confetture, composte e sciroppi. Un trionfo di gusti e colori, pur nella semplicità che contraddistingue da sempre la prestigiosa scuola culinaria subalpina.
Della stessa collana:
La cucina regionale ha creato, negli ultimi anni, un enorme interesse nei confronti di ingredienti e ricette della tradizione piemontese. Questo volume presenta oltre 250 ricette tradizionali piemontesi suddivise tra antipasti, primi, secondi, contorni, dessert e piatti unici. Apre il volume un ampio saggio dedicato a tutti i vini DOC e DOCG del Piemonte; vitigni, caratteristiche organolettiche e modalità ottimali di degustazione.