Io sono per gli ingredienti umili. Per quelli che non hanno molte pretese, ma sono buonissimi nella loro semplicità. Un po’ come sono io; ricerco nel mondo la semplicità.. e pure la cucina viene assorbita da questo mio concetto.
Arrostite, in insalata o come, tanto da me amata, sottoforma di vellutata. In questo mese, per la rubrica “In the shopping bag” vi parlo di loro, delle carote, arrivate direttamente dall’ America per poi finire, ad oggi, in vendita ad ogni nostro mercato, tutto l’anno.
Le carote sono delle radici appartenenti alla famiglia delle Ombrellifere e, sia in natura che in commercio, ne esistono di moltissime varietà, che si differenziano per il loro colore, in primis: rossa, gialla, bianca, nera e arancione. In questo articolo, tratterò di quelli più comuni, quelle che utilizziamo con maggiore frequenza in cucina.
Perché scegliere le carote arancioni?
Questa varietà, si presenta come una vera e propria fonte di minerali: ferro, calcio, magnesio, rame e zinco. In più è ricca di vitamina A, vitamina B e C. E’ famosa per essere la fonte indiscutibile di Beta-Carotene (pigmento che dona la tipica colorazione della carota) importante per contrastare l’insorgenza di radicali liberi, è indispensabile per la vista (viene convertito in retinolo, che a sua volta viene convertito acido retinoico). Presenta un alto valore zuccherino, per questo le carote vengono utilizzate molto nei dolci come le camille o in altri che si possono trovare nella tradizione americana e anglosassone.
Qualche curiosità in più.
Mentre navigavo in internet, per cercare di capire se tutto ciò che mi ricordavo delle carote fosse vero, mi sono imbattuta in questa nuova affermazione: <<Se siete persone che passano molto tempo davanti alla televisione, al computer o in mezzo allo smog e all’inquinamento, specialmente se fumatori, consumate carote perché il vostro corpo potrebbe necessitare di vitamina A (bruciata dalle cattive abitudini) e carotenoidi.>> by benessere.it
Ricetta abbinata: Hummus di carote
300 g di carote cotte al vapore – 130 g di ceci cotti – 2 cucchiai di tahina* olio extravergine di oliva – succo di limone – acqua – sale – pepe – noce moscata – peperoncino
In un mixer, molto velocemente, tritiamo le carote con i ceci e l’aggiunta del succo di limone, a piacere, e poca acqua. Facciamo andare. Una volta frullati, aggiungiamo ancora dell’acqua se occorre, per arrivare alla densità desiderata, e due cucchiai di tahina*. Versiamo a piacere le nostre spezie. Facciamo ripartire il mixer, dobbiamo ottenere una crema omogenea. Assaggiamo per vedere se mancasse di qualche ingrediente e serviamo con del pane, crackers, grissini e quello che più ci piace.
*La crema tahina si può gia trovare confezionata in commercio o possiamo farla in casa, frullando con l’aiuto di un mixer 90 g di semi di sesamo e 40 g di olio di semi di girasole. Sale e pepe. Una volta pronta, mettere la crema in un vasetto sterilizzato e conservare in frigo per un mese, aggiungendo in superficie dell’olio.