Le migliori osterie di Roma
Roma ha una tradizione culinaria fantatisca, che spazia dai primi ai dolci, passando per i secondi e i mitici antipasti come i carciofi alla giudia o i filetti di baccalà.
La vera cucina romana la potrete assaggiare a Trastevere, a Testaccio e a Garbatella, i quartieri “storici”, dove troverete trattorie e osterie popolari, anche se non nei prezzi.
Dove andare? Ecco a voi Le migliori osterie di Roma.
Osteria del sole (Via Cesare Baronio 42)
Una delle mie osterie preferite all’Appio Latino: un ristorante accogliente e ben arredato, con un design vintage e colorato che ispira subito allegria e buonumore.
Ideale sia per il pranzo che per la cena, il menu propone piatti di terra e di mare che variano in base alla stagionalità degli ingredienti.
I piatti della cucina romana sono rivisitati in chiave creativa: cacio e pepe al lime, carbonara al nero di seppia, ma anche proposte alternative come i maltagliati in brodo di castagne.
Il tocco in più: nell’attesa della prima portata, vi serviranno dei crostini da pucciare in una mousse fatta da loro, che varia quotidianamente.
Un’idea carina e che aiuta anche a non sentire troppo il tempo dell’attesa.
Osteria dei Pazzi (Via Enrico Cravero, 22/24)
Nel quartiere Garbatella, l’Osteria dei Pazzi propone ogni giorno è un piccolo gioiellino nascosto: varcato un portone Liberty, si viene accolti in un’atmosfera calda e accogliente, con luci soffuse, ideale per una cena romantica o tra amici.
Il menu propone i piatti della cucina romana rivisitati in chiave creativa, preparati con materie prime eccellenti e sempre fresche, a partire dal pane e dai grissini fatti da loro.
Ampia e ricercata la carta dei vini, alla quale si aggiunge la presenza di un sommelier competente.
I primi piatti meritano un voto in più rispetto ai secondi, ma anche i dolci valgono la pena di essere assaggiati.
I prezzi non sono proprio da osteria (antipasti 9-13€, primi piatti 12-17€, secondi piatti 14-17€) ma comunque ben rapportati alla bontà e qualità dei piatti proposti.
Osteria Fratelli Mori (Via dei Conciatori 10)
Aperta dal 2004 e gestita, per l’appunto, da due fratelli, all’Osteria Fratelli Mori viene portata in tavola la tradizione romana familiare e accogliente.
Il locale è molto grande e dispone di oltre 100 coperti, ben arredato e in stile informale, con luci soffuse, tavoli di legno e ambienti accoglienti.
Il menu non è vasto e i piatti variano in base alla stagionalità degli ingredienti, con l’aggiunta dei “piatti del giorno”, consigliati dallo staff.
Fantastici i primi e secondi piatti della cucina romana: coda alla vaccinara, spaghettoni alla carbonara, trippa, polpette di bollito, tonnarelli cacio e pepe, rigatoni all’amatriciana, ecc.
Imperdibile il dolce, La ricotta di Ambrogio, una crema di ricotta di bufala, scorza di arancia candita e pistacchio caramellato, ideata dal papà defunto dei fratelli Mori.
I prezzi non sono economici ma comunque in linea con la bontà dei piatti: carbonara 9€, cacio e pepe 10€, polpette di bollito 15€.
Sora Lella (Via di Ponte Quattro capi, 16)
Sull’isola Tiberina, Sora Lella è una vera istituzione romana, di proprietà della mitica sora Lella (Elena Fabrizi) e oggi gestita dai nipoti.
Il ristorante si trova all’interno di una torre medievale, a ridosso del Ponte Fabricio, accogliente e ben arredatoVera istituzione di Roma, la trattoria Sora Lella è un luogo caratteristico e accogliente.
Il menu propone i piatti tipici della cucina romana, accompagnati dai salumi di Bernabei, dolci e gelati artigianali.
Tutti i piatti sono preparati anche in versione senza glutine e, oltre al menu à la carte, sono proposti anche “menu degustazione” di carne e di pesce.
Tra i primi, oltre alla cacio e pepe e la carbonara, dovete assaggiare assolutamente i “tonnarelli alla cuccagna”, ideati proprio da Sora Lella, una sorta di carbonara preparata con ben 18 ingredienti, gli gnocchi di patate di Leonessa all’amatriciana, e il polpettone della Sora Lella.
I prezzi non sono proprio da osteria (primi piatti da 16€, secondi da 20€, dolci da 9€) ma per una volta uno strappo alla regola si può fare.
Lo scopettaro (Lungotevere Testaccio 7)
Il locale deve il nome al fatto che, prima di essere una trattoria, pare che fosse un laboratorio di scope di saggina acquistate persino dallo Stato Pontificio!
Un giorno la proprietaria del negozio, per accontentare il marito, mise a cuocere in un angolo del negozio una pentola con della pasta e fagioli e poiché tutt’intorno si sentiva un ottimo profumo i passanti si affacciavano all’interno del negozio chiedendo se si potesse mangiare.
Questo fu il motivo per cui la signora cominciò a fare altri piatti tipici romani, e la bottega di scope si trasformò in una trattoria diventata, nel tempo, famosa in tutta la città.
Il locale è arredato in maniera molto semplice, con le tipiche tovaglie da trattoria e le pareti tappezzate di foto di personaggi famosi che hanno visitato il ristorante.
Il menu propone i grandi classici della cucina romana, serviti in porzioni abbondanti dallo staff cortese e disponibile.
Tra i primi piatti consiglio amatriciana, carbonara e tonnarelli, veramente buoni e degni di essere assaggiati. Per i secondi, buttatevi su trippa e saltimbocca, entrambi preparati secondo i dettami della cucina romana.
Per dessert, se vi è rimasto un po’ di spazio nella pancia, potrete scegliere tra tiramisù fatto in casa quotidianamente, crostata, ciambelline al vino, panna cotta e creme caramel.
I prezzi sono nella media della zona: primi piatti 10-14€, secondi piatti 13-20€, dolci 5-6€.
Related posts:
- Roma in 7 carbonara Roma in 7 carbonara, la migliore carbonara di Roma, ricetta…
- 5 fraschette ai Castelli Romani 5 fraschette ai Castelli Romani, Cantina Simonetti, 4 ristoranti Borghese,…
- Le 4 gricie più buone di Roma Le 4 gricie più buone di Roma, Cesare al Casaletto,…
Related posts brought to you by YARPP.